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Domani scioperi di Alitalia e Meridiana dalle 11 alle 15

Domani scioperi di Alitalia e Meridiana. (foto Agi) ndr.

di Redazione

OLBIA, 2 LUG. (AGI) - Le tensioni che hanno accompagnato la accordo tra Governo e sindacati, teso a favorire l'ingresso di Qatar Airways nella compagine azionaria di Meridiana, non sembrano destinate a sfumare in tempi brevi, come testimoniano i ventotto voli cancellati dalla compagnia nella giornata odierna. Domani, inoltre, i dipendenti della compagnia aderenti alle tre sigle che hanno scelto di non firmare la intesa, Usb, Apm e Cobas, incroceranno le braccia per 4 ore, dalle 11 alle 15. Nello stesso orario, "sciopero nazionale del personale di volo di Alitalia". E' quanto riferisce il segretario nazionale della Filt Cgil Nino Cortorillo sottolineando che "pur consapevoli dello sviluppo e del posizionamento nel mercato da cui derivano sicurezza per l'impresa ed i lavoratori, se avevamo 10 ragioni per confermare lo sciopero, gli atti di Alitalia di queste ore ci dicono che ne abbiamo 100". Per quanto riguarda Meridiana, Usb, Apm e Cobas attaccano la dirigenza della compagnia, accusata di danneggiare lavoratori e utenti, di essere totalmente assente nell'affrontare gli effetti da essa stessa creati e di aver giocato sulla pelle dei dipendenti per aumentare il numero dei fuoriusciti. Le tre sigle che si oppongono all'intesa dichiarano che faranno tutto quanto in loro possesso per tutelare gli iscritti dalle "palesi ingiustizie subite - sostengono - ma tutte le parti in causa dovrebbero da subito chiedersi come ricostruire e ridare un minimo di certezze e prospettive ai tanti lavoratori di questo paese: dall'esistenza di un partner finora mai apparso ufficialmente alla verifica degli organici di ogni singola categoria necessari per far volare una compagnia aerea, agli strumenti rimasti inutilizzati, alle modalità stesse di prelazione del personale". Per Usb, Apm e Cobas la vertenza non si puo' dire conclusa "fino a che non verrà fatta chiarezza e giustizia". Meridiana intanto rischia di dover pagare sanzioni che, se proseguiranno i disservizi dei giorni scorsi, potrebbero anche arrivare a un milione di euro per i disagi provocati ai passeggeri per i numerosi voli annullati a causa delle proteste dei dipendenti: l'Enac, che non ha poteri nei riguardi dei dipendenti, potrebbe trovarsi costretta, suo malgrado a erogare sanzioni fino a 50.000 euro a volo per il mancato rispetto dei diritti dei passeggeri. E' quanto apprende l'AGI da fonti riservate di alto livello che pur comprendendo la delicatissima situazione dell'aviolinea chiariscono che non ci possono essere deroghe alla normativa che tutela i passeggeri e, comunque, l'Autorità pur preoccupata per la situazione, non può intervenire in alcun modo su sindacati e lavoratori. L'istruttoria sui danni ai passeggeri e le conseguenti sanzioni verranno decise dal direttore dell'aeroporto. Oggi, siamo al settimo giorno consecutivo di disagi per i passeggeri. E domani le cose andranno ancora peggio per lo sciopero di quattr'ore del personale aderente alle sigle che non hanno firmato l'intesa sugli esuberi. Intanto continuano le assenze di piloti a assistenti di volo, che hanno presentato certificati di malattia. Ieri sono stati cancellati altri 26 voli, anche se, riferiscono fonti sindacali, Meridiana ha messo in campo tre Boeing 767 di Air Italy per "ripromettere" i passeggeri. "Eventuali sanzioni - osserva il responsabile regionale del trasporto aereo della Filt Cgil, Franco Monaco - sarebbero un ennesimo duro colpo ad un'azienda la cui vita è appesa a un filo visto che la Qatar Airways non ha ancora accettato di entrare nel capitale. Non voglio neanche pensare all'eventualita' che la Qatar si ritiri perché sarebbe la fine della compagnia e il licenziamento dei mille lavoratori che sono stati salvati dal recente accordo. L'accordo firmato al ministero per lo Sviluppo economico prevede tagli salariali e 396 esuberi, un'intesa pero' bocciata dalle sigle Usb, Apm e Cobas. Inoltre, l'Autorità garante degli scioperi ha scritto una lettera a Meridiana, all'Enac e al prefetto, per avere la documentazione relativa alle assenze per malattia del personale della Compagnia aerea alla luce dei gravi disservizi per i passeggeri. E' quanto apprende l'Agi da fonti vicine al dossier che spiegano come l'autorità, una volta acquisiti i dati, aprirà un'istruttoria verificando, sulla base dei dati delle assenze di malattie prima e dopo l'inizio della protesta, se ci siano gli estremi per delle violazioni alla normativa sul diritto di sciopero. La stessa autorità sulla scorta dei dati e delle ricostruzioni fornite da Meridiana, Enac e Prefettura, verificherà poi se la protesta è riconducibile a organizzazioni sindacali o ai singoli per assumere eventuali provvedimenti sanzionatori. E' da tenere presente il precedente dell'Alitalia nel 2003, che si conclude con una serie di sanzioni a carico dei lavoratori. Naturalmente l'autorità lavorerà a stretto contatto con la magistratura che verificherà eventuali illeciti. 





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