Eventi. Al Festival della Valle d'Itria trionfa ancora una volta la Grande musica
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Una immagine dal FEstival. (foto M.C.) ndr. |
di Maria Caravella
BARI, 15 LUG. - Grande successo per l'inaugurazione della 42° EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA VALLE D'ITRIA A MARTINA FRANCA che si protrarrà dal 14 LUGLIO al 5 AGOSTO 2016.
Dopo un doveroso minuto di silenzio in memoria delle vittime del disastro ferroviario della BARI NORD e la commossa esecuzione dell'inno nazionale di Mameli, sul palcoscenico del Palazzo Ducale di Martina Franca si alza il sipario sul 42° Festival della Valle d'Itria con Eros - il dio greco del desiderio e dell’amore.
Quest'anno l’inaugurazione è dedicata ad uno dei più grandi compositori d’opera buffa napoletana del settecento, Giovanni Paisiello, di cui quest’anno ricorre il bicentenario della morte.
Come di consuetudine per il Festival della Valle D'itria che ormai da più di quarant'anni regala al grande pubblico opere di nicchia brillantemente rivisitate, tutto anche quest'anno si ripete con successo, infatti è in scena per la prima volta in tempi moderni La grotta di Trofonio, una brillante commedia per musica che riporta sul palcoscenico la riflessione sui ritmi dell'esistenza umana che si estrinseca attraverso un gioco speculare tra metamorfosi ed equivoci che fanno parte degli stessi turbamenti di eros.
Il libretto dell'opera composto dall’abate Casti racconta le vicende di una famiglia italiana trasferita in Grecia perché amante di tutto ciò che si riferisce a quella “Grecia classica raccontata nei libri di Storia”. La regia di Alfonso Antoniozzi, ha dato all'opera una lettura personale , collocando scene e personaggi negli Anni '10 del Novecento con degli appropriati costumi realizzati da Gianluca Falaschi , immaginando le vicende di un improbabile gruppo di turisti alla scoperta di una Grecia arcadica e favolistica, il tutto materializzatosi attraverso un mondo di carta che lo scenografo, Dario Gessati, ha sapientemente ridisegnato, mettendo sul palcoscenico tanti libri aperti, quasi accatastati, materializzando così l'idea che i personaggi potessero a piacimento entrare e uscire dalle illustrazioni dei libri, come se questi fossero la porta di casa.
Chiunque entra nella grotta, come spiega il mago Trofonio, respira un vapore magico che muta l’indole e l’umore. Questo sortilegio mettererà scompiglio nelle banali esistenze degli otto personaggi del Palomba: la seriosa Eufelia, l’allegra Dori, il fanatico filosofo Don Piastrone, il furbo Artemidoro, il mercante napoletano Gasperone, la locandiera Rubinetta, la ballerina Madama Bartolina e il mago filosofo custode della grotta Trofonio.
Brillante e talentuosa la direzione d'orchestra affidata all' eclettico Giuseppe Grazioli, ritornato al Festival dopo il trionfo di Napoli milionaria nel 2010.
Grande successo per quest'opera che ha portato sul palcoscenico brio, simpatia e linearità e soprattutto tanta bella musica. Grande successo anche per un cast d'eccezione , contenente grandi nomi della musica anche a livello internazionale come ad esempio nel ruolo eponimo il grande basso Roberto Scandiuzzi e con successo, acclamatissimo dal pubblico per il quarto anno consecutivo, il mattatore Domenico Colaianni, come anche la giovane Angela Nisi, mentre hanno brillantemente debuttato Benedetta Mazzucato (allieva dell’Accademia “Rodolfo Celletti”), Daniela Mazzucato, Giorgio Caoduro, oltre al giovane tenore Matteo Mezzaro e al soprano Caterina Di Tonno.
Lo spettacolo in coproduzione con la Fondazione del Teatro di San Carlo di Napoli ha consolidato ancora una volta il grande successo del Festival della Valle d'Itria nel mondo.
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