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Eventi. Il Baccanale come inno alla vita

Durante la rappresentazione (foto) ndr.
di Daniele Lo Cascio

Valle d'Itria (TA), 24 LUG. - E’ stata rappresentata venerdì scorso nel chiostro di San Domenico la seconda rappresentazione di Baccanali, opera seicentesca del teatro musicale di Agostino Steffani che l'Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” ha voluto riscoprire dopo la fortunata rappresentazione de La lotta d'Ercole con Acheloo del 2014 nell’edizione critica a cura di Cinthia Pinheiro Alireti. Nel libretto di Ortensio Mauro su cui si basa l’opera di Steffani, il baccanale non ha nessun significato orgiastico ma è solo una festa in onore del Carnevale dell’anno 1695, quando l’opera fu composta per la corte di Hannover. 
Si tratta di un “divertimento” in cui i personaggi sono divisi in tre categorie: divinità, ninfe e pastori. Dal prologo il tema conduttore dell’opera: Atlante consapevole della triste situazione del globo terrestre invita i mortali a distaccarsi dalle loro sofferenze almeno in occasione dei giorni consacrati a Bacco. L’opera così si sviluppa su 24 scene più un’ouverture, le prime 23 tese al coinvolgimento di tutti i personaggi al grande divertissement finale, la festa in onore di Bacco rappresentata nella 24^ scena. Uno alla volta tutti i quattro pastori (Aminta, Tirsi, Fileno e Ergasto) approdano a tale concezione di vita, più restia è Driade figlia di Fauno, che cederà a questa filosofia solo nell’ultima scena. Una rappresentazione di grande originalità a prova che le grandi cose possono farsi anche con piccoli mezzi. Brava la compagnia di canto nella quale spicca Riccardo Angelo Strano, Allievo Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” A.A. 2014 nel doppio ruolo di Bacco e Tirsi, dall’ottima tessitura sopranile per il quale l’opera sembrava scritta ad hoc, ma anche le brillanti voci di Paola Leoci (Clori), Barbara Massaro (Driade figlia di Fauno) e Yasushi Watanabe di grande presenza scenica. Molto belli anche gli inserti di danze di Joseba Yerro Izaguirre e Daisy Ransom Phillips su coreografie di quest’ultima. Il maestro Antonio Greco al cembalo ha diretto magistralmente l’Ensamble “Cremona Antiqua”. Applausi per tutti. Ultima replica il 29 luglio.





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