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Renzi "dolore ma Italia non arretra di fronte alla follia"

Il Premier Matteo Renzi. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 2 LUG. (AGI) - Oggi l'Italia "tutta insieme unita dia un messaggio di dolore e compassione", ma "abbiamo il dovere di rispondere con ancora più determinazione per la difesa dei nostri valori". Lo dice il premier, Matteo Renzi a palazzo Chigi. "Non abbiamo nessuna intenzione di darla vinta a chi pensa che la distruzione dei nostri valori sia l'obiettivo al quale consacrare la propria esistenza - ha insistito - l'Italia non arretra davanti alla follia di chi vuole disintegrare la vita quotidiana. Gli italiani sono colpiti ma non piegati". Davanti "all'ennesima tragedia di un estremismo radicale di matrice islamica che continua a trascinare nel sangue le storie di innocenti in tante parti del mondo - ha spiegato il premier Renzi - credo che sia il momento in cui l'Italia tutta insieme, tutta intera e unita, oggi dia un messaggio di dolore e compassione ma dia anche il senso di grande determinazione e forza". "Noi siamo più forti e da questo punto di vita insieme agli altri paesi della comunità internazionale che sono stati colpiti, continueremo la nostra lotta perché tutti uniti possiamo affermare un'idea di civiltà che è diversa da quella che purtroppo abbiamo visto questa notte in Bangladesh". I terroristi, ha continuato nel suo ragionamento Renzi, "vogliono strappare la quotidianità della nostra vita, abbiamo il dovere di rispondere con alcora più decisione e determinazione i difesa dei nostri valori di cui siamo fieri. I nostri valori sono più forti delle loro follie". E ancora: "Dobbiamo averne consapevolezza perché questo è l'unico modo con il quale possiamo onorare la memoria di questi fratelli d'Italia che sono caduti. Siamo come una famiglia che ha subito una perdita dolorosa ma che non ha nessuna intenzione di darla vinta" ai terroristi. Riguardo alle informazioni sul coinvolgimento di cittadini italiani nella strage "sarà resa pubblica dopo che le famiglie con le quali siamo in contatto da ieri sera, avranno avuto notizie ufficiali", ha poi aggiunto il pemier."Le nostre lacrime si uniscono a quelle delle famiglie di Dacca e in particolare alle famiglie dei nostri connazionali. E' a loro che va il nostro pensiero e l'attenzione dell'Unita' di crisi della Farnesina. Abbiamo seguito per tutta la notte gli eventi sperando che avessero esiti diversi", ha aggiunto. Quindi il premier ha rivolto un appello "a tutte le forze politiche e sociali del Paese per vivere insieme questa pagina di dolore e l'assoluta convinzione che non faremo mancare nessun tipo di impegno perché i valori che fanno grande l'Italia e che la rendono un punto di riferimento della civilta' nel mondo, possano essere difesi ovunque". E ha riferito che "un velivolo della Presidenza del Consgilio sta partendo per il Bangladesh". 





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