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Usa 2016. Trump accetta nomination, "sarò la vostra voce"

Donald Trump. (foto Agi) ndr.

di Redazione

CLEVELAND (USA), 22 LUG. (AGI) - "Con umiltà e gratitudine accetto la nomination per la presidenza degli Stati Uniti". Così Donald Trump ha aperto il suo discorso di accettazione dell'investitura del partito repubblicano per la corsa alla Casa Bianca, uno dei più lunghi mai pronunciati ad una convention. "Chi lo avrebbe creduto quando abbiamo iniziato questo viaggio - ha affermato - e dico noi perché siamo una squadra e guideremo il Paese verso la prosperità e la pace". Poi si è presentato come il portavoce dei deboli e delle minoranze. "Agli uomini e le donne dimenticati, che lavorano duro e non hanno voce, dico: io sono la vostra voce". Ha menzionato anche i Lgbt (persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender) come non era mai accaduto durante una convention Gop. "Ogni mattina mi sveglio determinato a garantire una vita migliore alla gente di tutta nazione che è stata dimenticata - ha rimarcato - ignorata e abbandonata". "E' ora di mostrare al mondo intero che l'America è tornata più grande, migliore e più forte che mai", ha detto Trump attaccando la strategia diplomatica della rivale Hillary Clinton in Siria, Iraq, Egitto e Libia. Ha dunque rilanciato il suo motto: "L'America prima" in politica estera. "Il mio messaggio è che le cose devono cambiare e subito", ha insistito galvanizzando la platea tornata a riempirsi per la serata finale. Ad introdurlo è stata la figlia "prediletta", Ivanka, che lo ha presentato come un leader coraggioso, "che non ha paura di inseguire obiettivi nobili ed ha una determinazione instancabile nel raggiungerli". La festa si è conclusa sul palco dove Trump è stato raggiunto dal suo candidato vice presidente, Mike Pence, e dalle famiglie di entrambi. Palloncini blu, bianchi e rossi hanno inondato l'arena mentre all'esterno è stato un tripudio di fuochi d'artificio. Durato ben 75 minuti e 6 secondi, quello di Trump è stato il più lungo discorso di investitura a una convention dal 1972. Battuti i 64 minuti e 44 secondi di Bill Clinton nel 1996 e doppiati i 38 minuti e 23 secondi di Barack Obama nel 2012. "Questa è l'eredità che ci ha lasciato Hillary Clinton: morte, distruzione, terrorismo e debolezza. Ma l'eredità di Hillary Clinton non deve essere l'eredità dell'America". Nel discorso più importante della sua carriera politica fino a questo momento, quello di accettazione della nomination del partito repubblicano, Donald Trump dipinge l'America in modo oscuro, prendendo di mira la rivale democratica nella corsa per la Casa Bianca. "Questa Convention si svolge in un momento di crisi per la nostra nazione: attacchi contro la nostra polizia, terrorismo nelle nostre città, minacce al nostro stile di vita. Un politico che non coglie questo pericolo non è adatto a guidare il nostro Paese", ha avvertito. "L'America è decisamente meno sicura e il mondo è meno stabile da quando Barack Obama ha deciso di mettere Hillary Clinton alla guida della politica estera. Sono certo che si tratta di una decisione di cui si è veramente pentito. Il suo pessimo istinto e la sua cattiva capacità di giudizio, come evidenziato dallo stesso Bernie Sanders, hanno provocato i disastri odierni", ha insistito il tycoon newyorchese strizzando l'occhio anche ai sostenitori del democratico senatore del Vermont. "I problemi che abbiamo - ha proseguito - povertà e violenza in patria, guerra e distruzione all'estero, persisteranno fino a quando continueremo ad affidarci ai politici che li hanno creati". Gli americani "che questa sera stanno ascoltando questo intervento hanno visto le recenti immagini di violenza nelle nostre strade e il caos nelle nostre comunità. Alcuni hanno assistito personalmente a questa violenza e altri ne sono stati vittime. Ho un messaggio per tutti voi - ha annunciato - il crimine e la violenza che affliggono la nostra nazione avranno presto, e intendo davvero presto, fine: dal 20 gennaio del 2017, la sicurezza sarà ristabilita". A tutti gli americani, Trump ha dunque promesso che renderà l'America "di nuovo orgogliosa", "sicura" e "grande". "Sano il candidato della legge e dell'ordine". Parola di Donald Trump nel suo discorso di accettazione della nomination del partito repubblicano. L'attuale amministrazione, ha attaccato, ha annullato decenni di sforzi fatti per combattere il crimine. "Lo scorso anno gli omicidi sono aumentati del 17% nelle cinque piu grandi città d'America e nella nostra capitale gli omicidi sono saliti del 50%. Il numero degli agenti di polizia uccisi in servizio è cresciuto del 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Circa 180.000 immigrati illegali, con record criminali e con ordine di espulsione, sono liberi di minacciare cittadini pacifici", ha sottolineato il magnate immobiliare mentre dalla platea urlavano "costruisci il muro". Lui non li ha delusi. "Costruiremo un grande muro di frontiera per fermare l'immigrazione illegale - ha promesso - per fermare le gang e la violenza e per fermare la droga nel nostro Paese". "Dobbiamo immediatamente sospendere l'immigrazione da ogni nazione coinvolta con il terrorismo". Così Donald Trump nel suo discorso di accettazione della nomination repubblicana. "Non li vogliamo - ha rincarato - finché non sarà creato un efficace meccanismo di controllo". Quanto ai rifugiati siriani e al piano di accoglienza dell'amministrazione di Barack Obama, l'aspirante inquilino della Casa Bianca ha precisato che l'ingresso sarà consentito solo a coloro che "sostengono i valori" americani e "rispettano la nostra gente". "Il mio piano - ha rimarcato - è l'esatto opposto della radicale e pericolosa politica per l'immigrazione di Hillary Clinton che propone immigrazione in massa e amnistia in massa".





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