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Bari. Assemblea Anci, RENZI OTTIMISTA SUL FUTURO DELL'ITALIA: annuncia abolizione equitalia e 10mila posti di lavoro

Renzi all'assemblea Anci a Bari. (foto com.) ndr.

di Myriam Di Gemma

BARI, 14 OTT. - Renzi è un fiume in piena stasera durante il suo intervento programmato per l’assemblea annuale del’Anci a Bari. Innanzitutto augura buon lavoro a Decaro, il neopresidente e poi ringrazia Fassino, il presidente uscente. “Già da stamattina – racconta Renzi – Decaro in un messaggino mi ha chiesto a che ora arrivassi a Bari ma poi ‘ha rotto le scatole’ chiedendomi se nella legge di stabilità ci fosse un determinato provvedimento. Decaro è passato subito al sodo. Voi sindaci siete il gruppo dirigente di questo Paese, paese con la P maiuscola”. Renzi è certo – così nel suo discorso pieno di aspettative – che l’Italia avrà un futuro straordinario. “Avrà – rincara – un futuro forte anche a livello locale”. Ma, come è stato sottolineato più volte in questi due giorni, manca la totale autonomia (in particolare ieri i sindaci dei paesi alluvionati, ndr). Nonostante ciò, Renzi si dice ottimista, perché “è inutile dire che in questi anni in Italia, tutto è cambiato in meglio: è un dato oggettivo”. “Se l’Italia si impegnasse davvero, non avrebbe eguali nel resto dell’Unione Europea. Se non riportiamo questa Italia ad avere fiducia in se stessa, non si va da nessuna parte”. E con il discorso che tutto è migliorato, e si potrebbe fare meglio, Renzi continua dicendo che “dobbiamo rottamare la filosofia checcozaloniana” nell’ambito della pubblica amministrazione. I dipendenti pubblici, “loro per primi devono avere l’orgoglio di lavorare per il tricolore”. Aggiunge che non poteva venire a Bari, a causa della legge di stabilità che verrà approvata “entro stanotte”, ma “valeva la pena essere qui stasera”. Insiste sul ruolo dei sindaci: “i primi cittadini devono avere la consapevolezza di essere parte integrante del Governo. Fare il sindaco non è solo attuare le riparazioni delle buche nelle strade del paese, ma deve avere anche uno sguardo a livello nazionale”. L’Italia tuttavia, secondo il premier, ha smesso di progettare: “da 40 miliardi di euro nel 2007-08, siamo passati a 20 miliardi in meno”. Ecco perché “bisogna tornare a progettare” e ad investire soprattutto nelle periferie. Renzi promette che entro il 2017 verranno approvati tutti i progetti per la riqualificazione delle periferie. E’ davvero importante valorizzare queste zone perché il “terrorismo internazionale – precisa – non nasce sui barconi che giungono da Lampedusa, ma nelle periferie dell’Europa”. Poi anticipa: mercoledì 19 ottobre verrà presentata a Torino la sonda europea che partirà per Marte. “Noi siamo – dice orgoglioso – quelli che porteranno l’Europa su Marte: l’Italia è infatti la prima finanziatrice di questa missione. Nel 2020, la partenza di questa sonda”. E poi ha parlato di salute: è stata accertata una forte correlazione tra qualità della vita (aumentata sempre più in questi anni) e longevità (in crescita anche quest’ultima). Aggiunge inoltre che “per ogni euro speso nella sicurezza pubblica, in egual misura verrà speso un euro per l’istruzione”. E a proposito di scuola, dice che “l’edilizia scolastica è finanziabile al di fuori del patto di stabilità”. Promette inoltre che Equitalia verrà abolita e che presto ci sarà un giusto “ turn over” nella pubblica amministrazione con concorsi 10mila nuovi posti di lavoro perché “c’è fame di lavoro». Infine: “auguro – conclude Renzi – a tutti i sindaci che ci siano tanti cittadini che vi controllino, e vi auguro anche di essere capaci di non mollare e non far prevalere la rassegnazione. Si può sbagliare, certo, ma è così bello rialzarsi. Non mollate mai nonostante il complottismo”.





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