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Eventi. GIOVANNI PAISIELLO FESTIVAL XIV edizione – 2016: INCONTRO INTERNAZIONALE DI STUDI

Una immagine della conferenza. (foto com.) ndr.
Paisiello da Taranto all’Europa: questioni di drammaturgia 

di Daniele Lo Cascio 

TARANTO, 11 OTT. - Nell'ambito della XIV edizione del Giovanni Paisiello Festival in corso a Taranto si è tenuto ieri a Palazzo di Città l'incontro internazionale di studi sul tema "Paisiello da Taranto all’Europa: questioni di drammaturgia", un simposio in cui musicologi e studiosi specialisti del settore, moderati dal direttore artistico del festival, Lorenzo Mattei, hanno approfondito la tematica della drammaturgia nella produzione operistica di Giovanni Paisiello, del quale quest’anno ricorre il bicentenario della scomparsa nonchè il rapporto tra il compositore tarantino e i teatri di Napoli. Ad aprire i lavori il musicologo e critico musicale Dino Foresio, massimo conoscitore del compositore, autore della monografia appena uscita per i tipi di Bongiovanni intitolata "Il migrante dorato", volume presentato nei giorni scorsi ove vengono ricostruiti tutti gli spostamenti del musicista insieme all'ambiente, il costume e la cultura del suo tempo. A seguire Paologiovanni Maione, esperto dell’operismo napoletano ha parlato della committenza e di generi teatrali legati ai due teatri comici partenopei, il Nuovo sopra Toledo e il Fiorentini come spazi di sperimentazione drammaturgica e di dialogo tra vocalità e attorialità. Poi è stata la volta di Saverio Lamacchia, studioso di Rossini, proiettando in avanti l’eredità stilistica di Paisiello, ha affrontato il tema della riscrittura dei modelli settecenteschi nell'operismo comico negli anni del Romanticismo, presentando in esclusiva una sua scoperta condotta su una fonte inedita del libretto del «Così fan tutte» di Mozart e del «Turco in Italia» di Rossini. Nella seconda parte del convegno Stefano Caciagli, docente di lingua italiana presso il Conservatorio di Bologna ha espresso quanto sia distante lo studio teorico e l'esecuzione, il tutto corroborato dall’esperienza direttoriale di Andreas Gies (Wurzburg Mainfranken Theater), giovane interprete interessato ai problemi della musicologia applicata lasciati emergere da una partitura complessa come quella dell'«Elfrida» che il compositore tarantino preparò per il San Carlo di Napoli nel 1792 su testo dell’anziano Ranieri Calzabigi. Dal convegno è infine emersa tutta la valenza non solo drammaturgica ma anche teatrale e musicale di Giovanni Paisiello, compositore ancora ingiustamente poco rappresentato sui palcoscenici ma che è autore di pagine di grande bellezza.





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