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Porto di Bari. Sequestrate dalla Guardia di Finanza numerose tartarughe di specie protetta, denunciato un responsabile [CRONACA DELLA GDF ALL'INTERNO]

Le tartarughe sequestrate. (foto Gdf) ndr.

di Redazione

BARI, 12 OTT. (Comunicato St.) - I Finanzieri del Gruppo Bari unitamente a funzionari del Servizio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e personale del Nucleo CITES del Corpo Forestale dello Stato, hanno sottoposto a controllo, nell’area portuale di Bari, una Fiat Multipla appena sbarcata da una motonave proveniente dall’Albania. Nel corso dell’attività ispettiva, venivano rinvenute, occultate all’interno dei bagagli, nr. 63 esemplari vivi di testuggini di terra della specie protetta “testudo s.p.p.” che venivano immediatamente sottoposte a sequestro. Il conducente dell’autovettura, un 40enne italiano residente nel cosentino, è stato segnalato alla competente Autorità Giudiziaria per introduzione nello Stato di esemplari di specie animali in via di estinzione in violazione alla Convenzione di Washington del 1973. 

I giocattoli sequestrati. (foto Gdf.) ndr.
PORTO DI BARI: SEQUESTRATI CIRCA 34.000 GIOCATTOLI E PRODOTTI CON MARCHIO “CE” CONTRAFFATTO – SEGNALATO ALL’A.G. UN RESPONSABILE 

Nel corso di una operazione di servizio, scaturita da un attento monitoraggio degli automezzi in transito nell’area portuale cittadina, i finanzieri del gruppo bari ed i funzionari del servizio antifrode dell’agenzia delle dogane e dei monopoli hanno sottoposto a controllo un autoarticolato proveniente dalla grecia trasportante merci destinate ad una ditta romana gestita da un cittadino cinese. Durante il controllo è stato possibile accertare che si trattava di giocattoli, apparecchiature a basso voltaggio e pile necessarie al loro funzionamento, gia’ pronte per la vendita al dettaglio; sulle confezioni della predetta merce non era riportato il contenuto minimo delle informazioni in italiano a tutela del consumatore finale previste dal “codice del consumo” e la marcatura di conformità "ce", relativa alla sicurezza dei prodotti, risultava essere assente o contraffatta. Tenuto conto inoltre che la banca dati “rapex” (the rapid alert system for non-food products), istituita presso la commissione europea, prevedeva un divieto di commercializzazione, ritiro e richiamo per i giocattoli rinvenuti denominati “smash water ball”, tutto il carico consistente in circa 34.000 articoli è stato sottoposto a sequestro ed il rappresentante legale della ditta importatrice e’ stato segnalato all’autorità giudiziaria.





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