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Monopoli (Ba). Arretsato 36enne cittadino albanese per inottemperanza al provvedimento di espulsione

Arrestato 36enne albanese dalla Polizia. (foto P.S.) ndr.

di Redazione

BARI, 20 APR. - Nella giornata di ieri, a Monopoli, la Polizia di Stato ha tratto in arresto HASA Renato, cittadino albanese di 36 anni, per inottemperanza al provvedimento di espulsione, emesso dal Prefetto di Viterbo nel mese di gennaio 2016, con Ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale, ed indagato in stato di libertà un monopolitano di 35 anni per inosservanza degli obblighi imposti dalla misura della sorveglianza speciale di P.S., cui era sottoposto. Nell’ambito degli intensificati servizi di controllo del territorio, i poliziotti del locale Commissariato di P.S. hanno proceduto al controllo di un’autovettura sospetta – una Volkswagen Golf – su cui viaggiavano due cittadini albanesi; uno dei due, a seguito degli accertamenti esperiti dagli agenti, è risultato destinatario di espulsione e, pertanto, è stato tratto in arresto in flagranza di reato e condotto presso la Casa Circondariale di Bari. Durante l’attività, inoltre, è stato sottoposto a controllo di polizia un uomo, sorvegliato speciale di P.S., che viaggiava, sprovvisto di patente di guida, a bordo di una vettura priva di copertura assicurativa. La persona è stata deferita all’Autorità Giudiziaria mentre il veicolo è stato sequestrato. 

- Giovedì scorso, a seguito di attività investigativa condotta dalla Polizia di Stato, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari un uomo di 51 anni, residente a Massafra, ritenuto responsabile di violenza sessuale e tentata estorsione in danno di una signora residente in un paese della provincia di Bari. L’arresto è stato eseguito a seguito di aggravamento della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento e di comunicazione con la vittima ed i suoi familiari, già emessa nei mesi scorsi dal GIP del Tribunale di Bari. L’attività investigativa, condotta dai poliziotti del Commissariato di P.S. Bari San Nicola, ha consentito di raccogliere numerosi elementi di colpevolezza a carico dell’uomo che non aveva accettato la decisione della donna di porre fine alla loro relazione sentimentale. L’uomo aveva posto in essere numerosi e continui atti persecutori nei confronti della vittima pedinandola, scrivendo frasi offensive sulle pareti di edifici adiacenti alla sua abitazione, inviandole numerosi messaggi sul cellulare e contattandola telefonicamente per minacciarla, riferendo che avrebbe reso pubblici video e foto della stessa qualora non avesse deciso di proseguire la relazione sentimentale. Proprio la minaccia di rendere pubbliche foto e video costrinse la vittima ad incontrare l’uomo che, in cambio del proprio silenzio, pretese la consegna di 5 mila euro. La reiterata violazione del divieto di avvicinamento e di comunicazione con la vittima ed i suoi familiari ha determinato l’aggravamento della misura cautelare, sostituita con quella detentiva degli arresti domiciliari, che è stata eseguita nei confronti dell’uomo presso la sua abitazione, nel comune di Massafra.



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