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Bari. Eseguito dalla Gdf piano di interventi regionale nel settore delle accise e della distribuzione di carburanti [CRONACA DELLA GDF ALL'INTERNO]

Controlli della Gdf sui carburanti. (foto Gdf) ndr.

di Redazione

BARI, 23 MAG. (Comunicato St.) - Nei giorni 17 e 18 maggio u.s. il Comando Regionale Puglia ha disposto l’esecuzione di un piano straordinario di interventi finalizzato a prevenire e reprimere le irregolarità nel settore della distribuzione di carburanti ed in materia di circolazione dei prodotti sottoposti ad accise. Il piano di interventi si colloca nell’ambito della missione Istituzionale finalizzata alla tutela del mercato dei beni e dei servizi in favore dell’utenza pubblica. L’operazione ha registrato l’esecuzione di 123 controlli sulla circolazione dei prodotti sottoposti ad accise e 150 interventi presso impianti di distribuzione stradale di carburanti, eseguiti con la collaborazione di Ufficiali metrici della CCIAA di Bari per le operazioni di misurazione. In ben 45 casi sono state rilevate irregolarità che hanno portato al sequestro di circa 1.700 litri di carburante; in tre casi si è proceduto alla denuncia all’A.G. dei gestori di impianti di distribuzione di oli lubrificanti privi di qualsiasi autorizzazione. L’attività ispettiva ha evidenziato numerose irregolarità in materia di disciplina dei prezzi: in ben 34 casi, infatti, i controlli hanno evidenziato la mancanza di una corretta e trasparente informazione all’utenza sui prezzi praticati, così come disciplinato dalla legge. In diversi casi sono stati individuati distributori che, mediante la manomissione degli impianti di erogazione, frodavano i consumatori erogando quantità di carburante inferiori rispetto a quelle visualizzate sui display della colonnina ed effettivamente pagate dai consumatori; in altri casi sono emerse irregolarità nella gestione amministrativa delle attività di distribuzione che hanno determinato anche l’avvio di specifici approfondimenti di natura fiscale, mentre in due circostanze è stato rilevato anche l’impiego di altrettanti lavoratori in “nero”. Dall’inizio dell’anno, i Reparti operativi del Comando Regionale Puglia, impiegati nello specifico settore, hanno effettuato 248 controlli su tutto il territorio regionale, riscontrando 270 violazioni, con il sequestro di 122.545 kg di carburanti e prodotti sottoposti ad accise. Nell’anno in corso, dalle Fiamme Gialle Pugliesi, è stato constatato oltre 1 milione di euro di imposte evase, a seguito di sequestri di olii minerali e carburanti, nonché ulteriori consumi in frode pari a 2.443 tonnellate di olii minerali agevolati. 

GUARDIA DI FINANZA: OPERAZIONE “PERICLE 2” - SEQUESTRATI 13 IMMOBILI NEI CONFRONTI DELLE SOCIETA’ CERIN SRL E SIART IMMOBILIARE SRL. 

Su richiesta della Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari, la Sezione Giurisdizionale della stessa Corte ha disposto il sequestro conservativo in corso di causa - per un valore complessivo fino alla concorrenza di oltre 4.365.000 Euro - di beni immobili, nei confronti delle società SIART IMMOBILIARE SRL e CERIN SRL, ambedue di Bitonto (BA). Le particelle immobiliari sottoposte a sequestro sono, per l’esattezza, nr. 13 (tra catasto urbano e catasto terreni), cosi distribuite: a) un laboratorio artigianale sito nel Comune di Statte (TA); b) un grande compendio immobiliare in Bari-Santo Spirito denominato “Istituto Pontificio delle Maestre Pie Filippine”, con annesso terreno; c) un locale ubicato in Bitonto (BA); d) un immobile di ampie dimensioni in Bari-Palese con annesse numerose particelle di terreno. Il sequestro contabile trae origine dalle indagini già svolte in sede penale dalla Tenenza Guardia di Finanza di Bitonto ed in sede contabile, per la responsabilità derivante da danno erariale, dal Nucleo di Polizia Tributaria di Bari, nei confronti della CERIN Srl che si era appropriata, nell’attività di riscossione di tributi locali per il Comune di Bitonto, di ingenti somme pari ad oltre 4 Milioni di Euro. Sulla base delle indagini erariali, la Procura della Corte dei Conti aveva emesso un primo decreto di sequestro ante causam, eseguito dalle Fiamme Gialle nell’aprile del 2016, su immobili e rapporti finanziari di Giuseppe Donato COLAPINTO, già amministratore unico della CERIN Srl. In quell’occasione non si potè procedere al sequestro nei confronti dei beni della società CERIN in quanto la stessa aveva venduto molti immobili di valore alla SIART Srl, dalla quale era, poi, nata, per scissione la SIART Immobiliare Srl (beneficiaria finale del patrimonio immobiliare di CERIN). In esito ai successivi approfondimenti investigativi è stata accertata la natura di mero schermo societario della SIART, finalizzato a dissimulare la reale proprietà dei beni in capo alla CERIN e, pertanto, la Procura contabile ha avviato, per la prima volta, un’azione revocatoria, accolta dalla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti di Bari. ex art. 2901 del codice civile, di tutti gli atti societari posti in essere nonché dei correlati atti di vendita dei beni. Di conseguenza, la Procura contabile - guidata dalla Dr.ssa Carmela de GENNARO - con richiesta a firma del Vice Procuratore Generale Dr. Carlo PICUNO, ha potuto ottenere il sequestro (in corso di causa) di tutti i beni fittiziamente acquistati da SIART e transitati in SIART IMMOBILIARE, in quanto considerati, in realtà, della CERIN srl. Il sequestro eseguito dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, insieme agli Ufficiali Giudiziari di Bari - secondo le norme procedurali civilistiche previste in questi casi - è finalizzato a conservare la garanzia patrimoniale per il Comune di Bitonto.



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