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Palagiano (Ta). Pesca di frodo: liberati ingenti quantitativi di novellame, catturati illecitamente nel fiume Lenne

Il novellame sta per essere liberato (foto Cc.) ndr.

di Redazione

TARANTO. 22 MAG. (Comunicato. St.)  -Palagiano (Ta), 21.5.2017 Denunciati all’A.G. due dipendenti di una società ittica della provincia di Venezia. Avevano sbarrato con le reti, l’intero alveo del fiume. Durante alcuni controlli effettuati in data odierna nei pressi della foce del fiume Lenne, adiacente la Riserva Statale Stornara, i Carabinieri Forestali del Posto Fisso di Marina di Ginosa, hanno sorpreso due individui, dipendenti di una società di allevamento pesci con sede in provincia di Venezia, intenti a catturare in modo illecito, ingenti quantità di novellame di cefalo (Mugil cephalus), dopo aver sbarrato completamente l’alveo del fiume con delle reti. Il novellame catturato era stato riposto all’interno di alcune vasche ossigenate disposte nel cassone di un camion intestato alla società, pronto per il trasporto del pesce presso l’allevamento ubicato in provincia di Venezia. I militari hanno provveduto a porre sotto sequestro penale i mezzi di pesca illegali, a deferire all’Autorità Giudiziaria i due soggetti e ad elevare sanzioni amministrative per € 4.000,00. Il pesce illecitamente catturato, è stato prontamente rimesso in libertà. L’intervento dei militari si inserisce in un più ampio servizio di controllo del territorio, mirato a contrastare il depauperamento illecito della fauna ittica locale, strettamente connessa alla conservazione della biodiversità degli ecosistemi litoranei.

Il contenitore con il novellame (foto Carabinieri) ndr.





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