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Cronaca. San Marco in Lamis, pregiudicato deteneva armi con matricola abrasa. Le scovano i “Cacciatori Sardegna” [VIDEO]

Cacciatore Sardegna (foto CC) ndr.
di Redazione

SAN MARCO IN LAMIS (FG), 25 AGO. (Com. St.) - Nella mattinata di ieri, nella località Chiancate di San Marco in Lamis, i Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Rotondo, in prosecuzione delle mirate attività info-investigative finalizzate a individuare e colpire possibili soggetti che illegalmente detengono armi, hanno eseguito un'accurata perquisizione nell'abitazione di un noto pregiudicato del posto, estesa poi anche al limitrofo agriturismo di sua proprietà.
Le operazioni, protrattesi per alcune ore con la collaborazione del personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna e di un'unità cinofila specializzata, hanno dato il risultato sperato. Nella cucina dell'agriturismo, infatti, nascosto sotto l'armadio delle stoviglie, ma comunque di immediata disponibilità, è stato trovato un fucile calibro 12, con il relativo munizionamento, con il numero di matricola abraso. All'esterno della struttura, invece, in un anfratto ricavato tra massi posizionati a ornamento del vialetto di ingresso, è stata trovata una pistola semiautomatica, cal. 7,65, con un colpo già nella camera di cartuccia e un silenziatore innestato, anche questa con il numero di matricola abraso, e altro munizionamento.
Sono quindi così nuovamente scattate le manette ai polsi di G. G., cl. '64, con precedenti penali anche per estorsione, che, al termine della compilazione degli atti, è stato portato al carcere di Foggia, a disposizione della locale Procura della Repubblica.



Conclusa la fase di interesse investigativo, i Carabinieri che hanno operato, viste le condizioni in cui hanno trovato la struttura ricettiva, hanno fatto intervenire i colleghi del NAS di Foggia, che hanno proceduto alla sospensione dell’attività per la mancanza di qualsivoglia titolo autorizzativo previsto, riscontrando anche violazioni amministrative e penali relative al cattivo stato di conservazione degli alimenti, all'omessa tracciabilità alimentare, e per lo scarico delle acque reflue senza autorizzazione all'interno del Parco Nazionale del Gargano, comminando le dovute sanzioni pecuniarie.




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