Taranto. Il Consiglio dei Ministri delibera sulla raffineria ENI
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Gli impianti di Tempa Rossa (foto L.Manna) ndr. |
di Luciano Manna
Il greggio di Tempa
Rossa sempre più vicino a Taranto
TARANTO, 23 DIC. – "Ai sensi dell’articolo 57, del decreto legge 9
febbraio 2012, n. 5, e dell’articolo 14-quater, della legge 7 agosto 1990, n.
241, il superamento della mancata intesa e il consenso alla prosecuzione del
procedimento dell’istanza di autorizzazione per l’adeguamento delle strutture
di logistica presso la raffineria di Taranto della società ENI S.p.a., in
considerazione della grande rilevanza strategica dell’opera per le politiche
energetiche nazionali". Deliberà così il Consiglio dei Ministri, la numero
64 a pochi giorni dal Natale.
Per Taranto e per i tarantini
le novità non giungono solo dalle questioni legate al siderurgico Ilva. C'è
anche la raffineria Eni che deve adeguare i propri impianti, a quanto pare, per
le estrazioni di greggio degli impianti di "Tempa Rossa" che molto
probabilmente inizieranno nella seconda metà del 2018. Questi impianti
sfrutteranno il giacimento petrolifero che si estende nel territorio del comune
di Corleto Perticara e Gorgoglione, entrambi in provincia di Potenza. Gli impianti
di trattamento attingeranno da sei pozzi distribuiti nei due comuni. A pieno
regime l'impianto produrrà circa 50.000 barili di petrolio, 230.000 m³ di gas
naturale, 240 tonnellate di GPL e 80 tonnellate di zolfo mentre i partners del
progetto sono Total E&P Italia, Mitsui E&P Italia B S.r.l. e Shell.
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