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Teatro. “Sei personaggi in cerca d’autore”, regia di De Fusco, si convalida come commedia di grande fascino

Una immagine dello spettacolo. (foto M.C.) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 9 GEN. - Con uno dei classici più originali e discussi di Luigi Pirandello “SEI PERSONAGGI IN CERCA DI AUTORE” si è riaperta la Stagione 2018 del Teatro Pubblico Pugliese. Il scena al Teatro Petruzzelli , la coproduzione Teatro Stabile di Napoli - Teatro Nazionale, Teatro Stabile Di Genova regia di Luca De Fusco, un perfetto equilibrio tra cinema e teatro. Sei personaggi in cerca d’autore è forse il più importante testo teatrale del Novecento. Anticipa l’arte concettuale, l’esistenzialismo e rompe lo schema secolare della finzione naturalistica. Fu accolto con esito incerto e contrastato nella Roma del 1921 e la prima impressione fu quella di un’ opera che proveniva dal futuro, anticipando i tempi in modo tumultuoso. Come dice De Fusco “È anche vero che non esistono interpretazioni neutre. D’altra parte questi sei personaggi che provengono da un altro mondo e che non perdono occasione di sentirsi rinfacciata dal capocomico la irrappresentabilità della loro storia mi sono subito apparsi come gli attori di Woody Allen che escono dallo schermo in Brodway Danny rose dato che la loro vicenda, così piena di ricordi, di visioni, di particolari di splendente importanza mi ha subito fatto pensare ad una trama che si presta ad essere rappresentata più attraverso l’occhio visionario del cinema che tramite quello più concreto del teatro. 
Ho quindi proseguito il lavoro di contaminazione tra teatro e video iniziato proprio con un Pirandello (Vestire gli ignudi, 2010) e proseguito poi negli anni più recenti con le mie regie realizzate per il Mercadante e cercato di dare ai sei personaggi ciò che chiedono invano al regista”. Scroscianti applausi alla prima, nel politeama barese.“Sei personaggi in cerca d’autore”, si è convalidata quale commedia di grande fascino. Come allora debutto clamoroso, perché la commedia va ben oltre ogni attesa e abitudine teatrale di ogni tempo. Vaneggiatrice e angosciante, costringeva, e costringe ancora oggi, lo spettatore a compiere qualche sforzo d’attenzione e riflessione superiore alla norma. Esercizio mentale, non sempre gradito, ma per chi riesce a praticarlo, dona grande soddisfazione all’intelletto. Al sapiente allestimento scenico di Luca de Fusco si affianca il talento di un affiatato cast, con il grande Eros Pagni, Federica Granata, Gaia Aprea, Gianluca Musiu, Silvia Biancalana, Maria Chiara Cossia, Angela Pagano, Paolo Serra, Maria Basile Scarpetta, Giacinto Palmarini, Federica Sandrini, Alessandra Pacifico Griffini, Paolo Cresta, Enzo Turrin, Ivano Schiavi e con gli allievi della Scuola del Teatro Stabile di NapoliAlessandro Balletta, Sara Guardascione, Dario Rea. 
A completare il tutto le scene appropriate e i costumi di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Gigi Saccomandi e le musiche di Ran Bagno, e gli effetti video di Alessandro Papa come anche i movimenti coreografici di Alessandra Panzavolta Si è trattato di una rilettura scenica e letteraria calzante, realizzata su un testo che parla ancora oggi alle coscienze contemporanee e ci invita a porci considerevoli domande sulla natura umana e sull’essenza stessa della nostra esistenza.



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