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Inchieste. Caso Moro. Gero Grassi «La commissione parlamentare ha desegretato gli atti»

La strage di via Mario Fani (foto robertobartali.it) ndr.
di Nico Baratta

ROMA, 24 FEB. - Finalmente e dopo anni di indagini, reticenze di chi è stato interrogato o semplicemente ascoltato, giovedì 22 febbraio 2018, la Commissione parlamentare d'inchiesta sull'eccidio di via Fani e la morte di Aldo Moro ha resi pubblici moltissimi atti. Alcuni sono ancora oggetto della magistratura, perciò vincolati dal segreto istruttorio. Tuttavia molti atti, ma davvero tanti, sono già a disposizione e leggibili sul sito web www.gerograssi.it, dove troverà documenti, foto, video e audio, interessanti e inediti.
In una nota stampa dell’On. Gero Grassi, componente attivissimo e instancabile, della Commissione sudetta, è ben evidenziato il lavoro svolto. «Si è svolta oggi l'ultima seduta della Commissione Moro per la totale desecretazione degli atti e l'invio alla Magistratura di quelli di propria competenza, che ovviamente restano secretati, insieme a quelli trasmessi dal Governo già secretati –ha dichiarato l’On. Gero Grassi-. Sono contento del risultato ottenuto dalla Commissione e della approvazione da parte della Camera della relazione finale con il voto unanime ed un solo astenuto. Il risultato raggiunto dimostra la bontà della iniziativa legislativa per la istituzione della Commissione d'inchiesta sull'eccidio di via Fani e la morte di Aldo Moro. Dimostra anche che quanti hanno ostacolato l'intera operazione sbagliavano ed avevano interessi diversi, spesso contrapposti. La dinamica dell'agguato con tante omissioni sul numero e qualità dei presenti, la vicenda del bar Olivetti, le modalità delle morte di Moro, la prigione, il misterioso arresto di Alessio Casimirri, il falso memoriale Morucci-Faranda, le grandi bugie del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga sul Memoriale e sulla ricerca di Moro e il ruolo di Ugo Pecchioli, la partecipazione di soggetti stranieri all'intera vicenda, le omissioni di certa Magistratura, il ruolo dei Servizi Segreti e del Ministero degli Interni, i documenti nascosti, la vicenda della morte del generale Dalla Chiesa, il ruolo della P2 e di Licio Gelli sono oggi molto più chiari. Un rammarico –chiosa Grassi-: l'aver riscontrato che certo potere politico, giudiziario, militare, culturale, ecclesiastico continua a non dire la verità e ad impedirne la ricerca. Il nostro impegno per la verità continua».

Una dichiarazione che invita i lettori a seguire le puntate video che il portale d’informazione www.byoblu.com ha registrato intervistando Grassi, dove mette a nudo le verità finora riscontrate.

Ecco il video della prima puntata “The MORO Files (Gero Grassi) - ep.1: IL POLITICO ALDO MORO”.




La segretazione degli atti è avvenuta dopo l’increscioso atto delinquenziale a danno del monumento che ricorda la strage di Via Fani, di quegli agenti che furono trucidati durante il rapimento del Presidente. «Provo dolore per lo scempio fatto stamane in via Fani, dove qualche cretino ha pensato di sfregiare la memoria degli uomini della scorta di Aldo Moro. La triste vicenda ci riporta al caso Moro che, è bene ricordarlo, non è ancora chiuso, che la verità deve essere perseguita perché questo Paese possa fare i conti con il proprio passato e con il futuro", la dichiarazione che l’On. Gero Grassi il 21 c.m. ha rilasciato all’AGV – Agenzia Giornalistica il Velino-.



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