Politica. Cultura e turismo, l'Amm.ne d'Arienzo allo sbando. Monte Sant'Angelo fuori anche dalla "Via Micaelica"
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La "Via Micaelica" (foto Cammina Cammini) ndr. |
di Redazione
MONTE SANT'ANGELO (FG), 06 FEB, (Com. St) - Nei giorni scorsi avevamo dato notizia dell’assenza
totale di Monte Sant’Angelo ad una mostra internazionale sui Longobardi, iniziata a Pavia, ora a Napoli, per poi concludersi
in Russia.
Pensavamo, come Forza Italia, che fosse stato
un incidente di percorso dal quale saremmo subito usciti. Ciò sarebbe potuto
accadere solo se l’Amministrazione guidata dal PD, invece di rilasciare improbabili
interviste o emanare bizzarri comunicati stampa o bearsi per cose non fatte da
loro, avesse preso carta e penna e avesse protestato: nulla di tutto questo è
successo e nel frattempo Monte Sant’Angelo non viene considerata.
Nella
settimana appena passata, la Televisione di Stato italiana, col suo canale RAI
Storia, ha mandato in onda un interessante documentario su “La storia del
popolo longobardo”, facendo poi
riferimento anche alla “Via Sacra Langobardorum”, nella quale rientra a
pieno titolo anche la Basilica di San Michele Arcangelo, ritenuta dai
Longobardi Santuario Nazionale: in quel servizio Monte Sant’Angelo non viene
mai citata!
Crediamo che la cosa grave sia dovuta al
fatto che l’Associazione Italia Langobardorum, della quale Monte Sant’Angelo fa
parte (a proposito, ne facciamo ancora parte?), che ha fornito il materiale
divulgativo dei siti (infatti, nei titoli di coda sono citati espressamente l’Associazione
e il Ministero), non abbia ritenuto far passare nel servizio anche il sito di Monte
Sant’Angelo. Tutto ciò è come dire che Monte Sant’Angelo, in seno a Italia Langobardorum,
ha votato perché la RAI facesse quel documentario pur sapendo che Monte non
sarebbe stata considerata. Per l’ennesima volta, chiediamo al Sindaco e
all’Assessore alla Cultura quale ruolo abbiano nel Consiglio di amministrazione
dell’Associazione Italia Langobardorum e se siano considerati!
Inoltre,
in queste ore, abbiamo appreso dalla stampa che nella vicina San Giovanni Rotondo
è stata sottoscritta l’intesa tra Enti pubblici e Associazioni per candidare al
Consiglio di Europa la “Via Micaelica”: ottima cosa se non fosse che,
nonostante si sia parlato di San Michele, nessun Amministratore di Monte era
presente a quell’incontro. Cosa ancora più grave è che si candida la “Via Micaelica”,
chiaramente riferita a San Michele, ma come Ente capofila viene scelto San Giovanni
Rotondo. Non vogliamo fare campanilismi, ma è come se si decidesse di candidare
i “Cammini di Padre Pio” e il Comune di Monte venisse scelto come Ente capofila!
Certamente,
non vanno date responsabilità a chi ha sottoscritto quell’intesa, utile
comunque per questo territorio, ma vanno chieste spiegazioni chiare e precise a
chi si fa sfuggire questi appuntamenti importanti e che, quando vi partecipa,
manda Vergura, Presidente del Consiglio Comunale in cerca di gloria e
visibilità , a fare passerella!
È evidente che, a Monte Sant’Angelo, la
Cultura e il Turismo sono diventati solo occasioni di promozione politica
personale degli esponenti del PD, ora per il Presidente del Consiglio Comunale
ora per l’Assessore alla Cultura che, quando
c’è, parla non di quanto l’Amministrazione d’Arienzo ha fatto finora (non
potrebbe farlo, non avendo fatto nulla), ma di ciò che l’ex Amministrazione ha
lasciato pronto, come, per esempio, il progetto con le altre realtà Unesco di
Puglia e con Matera (oggi chiamato “Sorelle Unesco”), avviato nel 2013 e
proseguito nel 2014 e 2015 (chiedete all’Addetto stampa se è vero). Persino la
Regione più volte ha bocciato i progetti dell’Amministrazione PD!
Ciò
che dispiace constatare è anche il silenzio degli altri Assessori e Consiglieri
Comunali che, per il ruolo ricoperto, dovrebbero cominciare a chiedere
spiegazioni all’Assessore alla Cultura, al Sindaco e al PD, che monopolizza
l’amministrazione, e protestare ufficialmente con chi mette in atto azioni che
escludano Monte Sant’Angelo da decisioni importanti, utilizzando però il nome
della nostra città e dei suoi beni monumentali.
Al
Sindaco d’Arienzo e all’Assessore alla Cultura ricordiamo che a decidere delle
sorti della nostra città , di ciò che è bene o male per Monte, sono stati
chiamati loro e non chi ha lasciato Monte Sant’Angelo dopo essere stato ad
amministrarla per un periodo transitorio, e chiediamo uno scatto d’orgoglio,
perché Monte Sant’Angelo ritorni ad essere protagonista nelle scene turistico-culturali
del territorio, e non solo, altrimenti è giunto il momento che si facciano da parte.
(fonte: Forza Italia – Sezione di Monte Sant’Angelo)
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