Taranto. LottoMarzo: lo sciopero globale delle donne
Una grafica dell'evento italiano per l'8 marzo. ndr. |
di Luciano Manna
Il corteo dell'8 marzo si muoverà alle ore 18 dall'Arsenale
militare
TARANTO, 28 FEB. – Il
prossimo 8 marzo nelle città di più di 70 paesi nel mondo le donne torneranno
ad incrociare le braccia sotto un grido comune: #metoo e #wetoogether. Una
manifestazione che quest'anno cade nel calendario a ridosso delle elezioni
politiche del 4 marzo ed è per questo motivo che l'onda italiana Non
Una di Meno chiarisce in merito la posizione del movimento femminista. "In questi mesi di campagna elettorale -
scrivono sul loro sito web - non c’è lista o partito che non citi nel suo
programma la violenza contro le donne senza però riconoscere il carattere
sistemico della violenza e senza mai porre realmente in questione i rapporti di
potere vigenti. Contro ogni strumentalizzazione, contro il razzismo fascista e
quello istituzionale, che usano i nostri corpi per giustificare la violenza più
brutale contro le migranti e i migranti e ulteriori restrizioni alla loro
libertà di movimento, rivendichiamo la nostra autonomia e ribadiamo la
necessità /volontà di autodeterminarci. Grideremo a tutto il mondo che non siamo il campo di
battaglia né il programma elettorale di nessuno. Abbiamo il Piano femminista per riprenderci ciò che vogliamo.
Occuperemo lo spazio pubblico per riaffermare la nostra autonomia e forza
politica. Al grido di #WeToogether il prossimo 8 marzo questo movimento
mostrerà ancora una volta la sua forza globale. Noi scioperiamo!"
Il
gruppo Non Una di Meno Taranto darà il suo contributo anche quest'anno e sarÃ
attivamente impegnato in un corteo cittadino dopo le diverse partecipazioni
alle assemblee ed alle attività del movimento femminista nazionale e dopo aver
organizzato l'evento locale dell'8 marzo con diverse assemblee locali. Anche nel
capoluogo ionico, quindi, così come in tutte le città del mondo, ci sarà un
corteo anche che partirà alle ore 18.00 davanti all'Arsenale militare per poi
proseguire per le vie del centro cittadino. "La città di Taranto è da troppo tempo ormai emblema di mille
contraddizioni e violenze che ricadono sul nostro territorio - scrivono sulla loro pagina social le
femmniste tarantine - sulla nostra salute, sui nostri corpi e sulle nostre
vite! La precarietà , lo sfruttamento, l'inquinamento, la mancanza di servizi e di
diritti ricadono sulle abitanti e sugli abitanti di questa città , ma come
sempre a pagare il prezzo più alto sono le donne perché questa cultura e questa
società maschilista e patriarcale le vuole porre in una condizione di
subordinazione. Ma noi non ci stiamo! A partire dal lavoro territoriale svolto
da Non Una Di Meno Taranto nel corso di quest'anno, in sinergia con il lavoro
nazionale che ha trovato grande espressione nel "Piano femminista contro
la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere", con il prezioso
contributo del comitato Tamburi combattenti, composto da abitanti, donne e
mamme del quartiere Tamburi, e quello di Taranto lider - Pagina ufficiale, che
da anni porta avanti il lavoro di approfondimento e realizzazione della Legge
Regionale sull'endometriosi , l'8 marzo vogliamo invadere le strade di Taranto
con i nostri corpi e rivendicare tutti i diritti che ci spettano. Un corteo
rumoroso e colorato, aperto a tutte e tutti..donne, uomini, bambine e bambini!"
Il
corteo Non Una di Meno Taranto sarà anche proposta attiva urbana itinerante
perché sarà impegnata a cambiare la toponomastica delle strade attraversate che saranno
rinominate con nomi di donne che hanno avuto un valore ed un significato
rilevante durante la loro vita ed inoltre, sempre durante la manifestazione, sarà fatta una
raccolta firme per intitolare un luogo pubblico a Federica De Luca ed al
piccolo Andrea. Dopo l'8 marzo le firme a corredo della proposta saranno consegnate al
sindaco di Taranto Rinaldo Melucci.
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