Caporalato in agro tarantino. Sagnet: continuare con la lotta al caporalato
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Sagnet nella raccolta di pomodori (foto dal film Jululu) ndr. |
di Luciano Manna
A Castellaneta braccianti africani
vivevano in condizioni disumane
TARANTO, 27 APR. – I Carabinieri di Castellaneta e Ginosa Marina hanno posto ai
domiciliari un uomo del Ciad, domiciliato a Castellaneta, per il reato di
trasporto e sfruttamento della manodopera clandestina, intermediazione illecita
e sfruttamento del lavoro. I braccianti vivevano in condizioni disumane ed igieniche
precarie. In quindici extracomunitari sono stati trovati in un furgone mente
venivano trasportati dall'uomo fermato nelle campagne agricole.
In merito a questa operazione Yvan Sagnet afferma quanto segue:
"L'arresto del caporale a Castellaneta
dimostra che il caporalato in provincia di Taranto esiste come c'è in tutta
Italia. La lotta al caporalato va continuata con vigore. L'arresto di questa
persona deve ora essere seguita dall'arresto del suo mandante, del suo datore
di lavoro, applicando nella sua interezza la legge 199 contro il caporalato.
L'approvazione della legge che
ha istituito il reato di caporalato ci ha molto soddisfatto, dal 2016 ad oggi
siamo già a 8mila processi contro i caporali e questo è un dato significativo,
molto incoraggiante. Ma voglio ribadire che non possiamo lasciare tutto nelle
mani degli organi inquirenti, della magistratura e delle forze dell'ordine. È
una battaglia che deve vedere la partecipazione, l'assunzione di responsabilitÃ
soprattutto della politica e delle istituzioni. Noi chiediamo e continueremo a
chiedere più prevenzione. La repressione è un conto ma serve più prevenzione.
Noi con l'associazione «Nocap»
continueremo a fare il nostro lavoro, sperando di essere sostenuti dalle
istituzioni e dai cittadini, soprattutto dai consumatori perché la questione
della tracciabilità della filiera produttiva dei prodotti agricoli, del bollino
di provenienza, fa la differenza tra prodotti liberi dai caporali e prodotti
che vedono il il lavoro fatto dai caporali e dai loro schiavi, è uno strumento
molto importante, per cui il sostegno dei consumatori, della politica e delle
istituzioni è molto importante per dare un colpo definitivo contro il fenomeno
dello sfruttamento dei braccianti agricoli".
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