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Bari. La città rende omaggio a 5 Caduti della Seconda guerra mondiale

Il Sacrario d'Oltremare di Bari. (foto web) ndr.

di Redazione

BARI, 29 MAG. (Comunicato St.) - Il 31 maggio alle ore 10 al Sacrario Militare dei Caduti d'Oltremare di Bari avverrà la cerimonia di tumulazione con resa degli Onori dei resti di cinque Caduti, di cui uno noto, morti durante la campagna di Grecia della Seconda guerra mondiale. I cinque Caduti provengono tutti dall’Albania. Tre Caduti sono stati ritrovati sulle alture del Monte Golico, situato a est di Valona, grazie alla segnalazione dell’ANA sezione di Vicenza, cui ha fatto seguito l’attività del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti di ricerca d’archivio e sul campo dei resti. A uno solo di questi è stato dato un nome. Si tratta di Francesco Bortolotti, nato a Majano (UD) il 29.06.1920, deceduto il 24-03-1941, di cui è stato trovato un nipote in vita. Gli altri due ignoti sono stati rintracciati successivamente, grazie alla segnalazione di un ufficiale albanese, nel territorio del villaggio di Senican (parte italiana della linea del fronte greco-albanese durante la guerra 1940-41), nella località “Cuka e Kacit” situato a nord-est di Valona, circa a 40 km dal confine con la Grecia. Nello stesso posto sono stati recuperati alcuni reperti. 

Cenni storici 

Il 28 ottobre 1940 ci fu un’aggressione italiana alla Grecia con ingenti truppe di fanteria, appoggiate da una Divisione corazzata e da una Divisione alpina (JULIA, alla quale probabilmente appartenevano i Caduti) penetrando in territorio ellenico dall’Albania. In particolare nei mesi di febbraio e marzo 1941 il Monte Golico fu teatro di cruenti scontri tra i battaglioni dell’8° rgt. Alpini e forze elleniche, che se ne sono aspramente contesa la dorsale, dato che in caso di cedimento delle difese italiane sul Golico l’avversario sarebbe potuto dilagare verso il porto e la città di Valona, di grande importanza geo-strategica su quel fronte. 

Alcune notizie sul Sacrario Militare d’Oltremare di Bari 

Il Sacrario Militare d’Oltremare di Bari, spesso considerato della Seconda guerra mondiale per le numerose spoglie dei soldati conservate, custodisce al suo interno anche coloro che perirono durante la Grande Guerra. Deve il suo nome al fatto che gli oltre 75mila resti mortali che ospita provengono dalla dismissione dei cimiteri di guerra costruiti nei territori d’oltremare, dove operarono le unità italiane durante i due conflitti mondiali (Balcani, Africa Settentrionale e Africa Orientale). Aperto dal 10 dicembre 1967 è stato recentemente oggetto di restauro conservativo con fondi stanziati dalla Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri sotto la supervisione del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti.



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