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Teatro. Grandi emozioni con le coreografie di Trisha Brown Dance Company al Teatro Petruzzelli

Una immagine dello spettacolo. (foto M.C.) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 31 MAG. - Uno spettacolo di classe, basato principalmente sull'armonia del corpo e della gestualità che interagisce con la musica, ma anche con i silenzi. Trisha Brown Dance Company approda così al Teatro Petruzzelli di Bari. Un appuntamento che in molti hanno cercato di non perdere; specie gli appassionati della grande danza di rilievo internazionale. Circa un'ora e mezza di spettacolo della storica coreografa statunitense che già nel 1970 aveva fondato la sua mitica Compagnia, dove intenta ad esplorare i suoi luoghi di origine, aveva incominciato a creare coreografie per spazi alternativi, tetti e pareti degli edifici inclusi, giocando con la gravità, sfruttandola e in alcuni casi affrontandola. 
Straordinaria la sua creatività, soprattutto nel portare avanti le sue ricerche sul movimento capaci di trasformare in qualcosa di straordinario anche il gesto quotidiano mettendo in discussione il concetto stesso di spettacolo. Trisha Brown poliedrica e a suo modo trasgressiva, si è spinta oltre i limiti della coreografia anche attraverso l’utilizzo di tecnologie d’avanguardia, trasformando la danza moderna per sempre. Dal 1961, anno in cui dopo gli studi si è trasferita a New York, sino al 2017 ha creato oltre 100 coreografie. Tre le coreografie proposte, fra le più celebrate della compagnia: Geometry of Quiet, Questa coreografia nasce su commissione di White Bird / Portland, Oregon e Festival di Danza di Montpellier, con il sostegno del National Dance Project of the New England Foundation for the Arts, National Endowment for the Arts e Doris Duke Charitable Foundation. E' la seconda creazione di Trisha Brown sulla musica di Salvatore Sciarrino, una coreografia in cui emozione e finezza della musica si incontrano in un’intimità emotiva ed esclusiva. Groove and Countermove, anche questa danza nasce su commissione di White Bird / Portland, Oregon e Festival di Danza di Montpellier. 
Con il sostegno del National Dance Project of the New England Foundation for the Arts, National Endowment for the Arts e Doris Duke Charitable Foundation. Rappresenta l’ultima parte della trilogia jazz di Trisha Brown, in cui i ballerini creano un ambiente affascinante, sereno e nel contempo gradevolmente incisivo. Si svela un mondo intricato di contrapposizioni tra un ballerino e la Compagnia, tra la danza stessa e la musica di Dave Douglas, e la frenetica energia di movimento. Ed infine Set and Reset, il capolavoro che ha reso Trisha Brown la regina internazionale della coreografia astratta. I movimenti fluidi e seducenti uniti all’imprevedibile stile geometrico sono diventati le caratteristiche che contraddistinguono questa creazione. Il gioco vedo/non vedo si riflette nei costumi semitrasparenti e nelle scene di Robert Rauschenberg. Seguendo una struttura precisa, i movimenti si svolgono all’unisono sul perimetro per poi spostarsi al centro del palcoscenico. Uno spettacolo singolare in cui grazia, gestualità del corpo e tecnologie d'avanguardia, hanno letteralmente conquistato il pubblico del politeama barese.



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