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Foggia, il WWF denuncia l’abbattimento di ventuno alberi presso la chiesa dello Spirito Santo

L'area degli alberi abbattuti (foto WWF Foggia) ndr.
di Redazione

FOGGIA, 25 GIU. (Com. St.) - È ancora viva la ferita dei pini distrutti in viale Michelangelo ed ecco che i cittadini segnalano un nuovo inquietante episodio di impoverimento del prezioso verde.
Presso l'area interna della Chiesa dello Spirito Santo di Foggia sono, infatti, stati abbattuti in questi giorni ventuno alberi (Cipressi dell'Arizona) di notevoli dimensioni disposti ad angolo lungo via Nicola Patierno nei pressi del campo di calcetto parrocchiale.
Sembra proprio, evidenzia il WWF Foggia, che sia in atto in città una vera e propria guerra agli alberi. Ancora una volta, e questo è l’unico aspetto confortante di queste sconcertanti vicende, la gente scende in campo in  difesa del patrimonio verde.
A seguito di tale segnalazione il WWF ha presentato tempestivamente un esposto al Comando della Polizia Municipale di Foggia per chiedere di  verificare se si ravvisa la violazione delle disposizioni del vigente “Regolamento comunale del verde pubblico e privato” che all'art. 6 disciplina l'abbattimento di alberature pubbliche e private.
Tale articolo stabilisce che tale abbattimento potrà essere autorizzato dai tecnici del Servizio Ambiente - Ufficio Gestione del Verde (UGV) solo sulla base di rischi per l’incolumità pubblica, valutando secondariamente gravi danni per fabbricati e infrastrutture, situazioni di malsania per abitazioni circostanti, distanze illegali. Altre cause non sono considerate determinanti per giustificare il taglio.
Le richieste di abbattimento di alberature private, debitamente corredate da una relazione a firma di un dottore agronomo o forestale abilitato con specifica specializzazione inerente la progettazione la tutela del verde e del paesaggio, devono essere presentate congiuntamente agli elaborati progettuali sui quali dovrà essere evidenziata l'esatta ubicazione delle piante da abbattere.
Il Regolamento, evidenzia il WWF, all'art. 6.3 stabilisce che gli alberi abbattuti devono essere sostituiti. Le alberature rimpiazzate, se non diversamente stabilito dal competente ufficio, dovranno costituire, a maturità, un volume di chioma non inferiore a quello delle piante abbattute.
L'auspicio del WWF è quindi che l'intervento della Polizia Municipale, oltre a fare conoscere le motivazioni e le responsabilità dell'abbattimento dei ventuno alberi, possa anche determinare il rapido ripristino del verde distrutto così come prevede il Regolamento. Sarebbe davvero un buon segnale nei confronti dei cittadini che continuano a protestare inascoltati.



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