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Calcio. Presentato Grassadonia

Lo staff tecnico del Foggia calcio (foto M. Schena) ndr
di Mario Schena

FOGGIA, 04 lLUG. - Presentato alla stampa Gianluca Grassadonia nuovo tecnico rossonero che ha sottoscritto un contratto fino al 30 giugno 2020. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il Direttore Sportivo del Foggia Luca Nember che ha introdotto Grassadonia, queste le sue parole.  “Per la prima volta mi trovo a presentare un allenatore ma lo faccio con piacere. È una scelta forte ed il fatto che abbia già giocato a Foggia è stata una discriminante importante. Foggia è un palcoscenico diverso rispetto ad altre realtà. È stato seguito personalmente da me anche in passato e lo ringrazio a nome di tutti per aver accettato questo progetto biennale con noi in cui ci viene richiesto il salto di categoria. Ce la metteremo tutta per riuscirci e sappiamo che Grassadonia è un allenatore che vale, con la Pro Vercelli che giocava molto bene, indipendentemente dai risultati raggiunti. Siamo convinti di aver scelto di aver fatto una scelta importante e giusta. Darò tutto il supporto possibile per costruire una squadra solida e che possa dare soddisfazioni. Ci interessa poco quello che sta accadendo sotto il punto di vista dei punti di penalizzazione. Siamo convinti di rimanere in Serie B e che il resto ci interessa poco”.
Il nuovo mister rossonero ha poi proseguito rispondendo alle domande dei giornalisti: “Sono contento perché per me è un sogno che si avvera. Ringrazio proprietà e Nember per avermi scelto. Ho accettato con grande entusiasmo e determinazione e per me si tratta di un cerchio che si chiude. Sono arrivato da calciatore alle prime armi, esordendo in Serie A con Zeman ed arrivo da allenatore in una piazza esigente e che negli anni ha fatto ottime cose. Sono convinto che io ed il mio staff daremo il massimo per fare un certo tipo di lavoro. Vogliamo dare soddisfazioni al pubblico foggiano. Con il direttore Nember parleremo stasera (mercoledì ndr) e domani del mercato. A me piace allenare i calciatori e non fare mercato. Il direttore mi ha sorpreso perché mi ha spiato e seguito, e mi ha scelto dopo aver visto le caratteristiche dei calciatori che ho allenato. Deli è un gran calciatore, che ha dimostrato di essere un calciatore importante e mi piacerebbe allenarlo, ma deciderà la società cosa fare. Partiamo da una rosa importante e speriamo che i migliori possano restare. Avrei allenato il Foggia anche in C, ma sono sempre stato convinto che il Foggia sarebbe rimasto in questa categoria. Penso che non dobbiamo pensare al -15 che c’è in questo momento, ma che dobbiamo continuare a lavorare con grande senso di appartenenza e dare il massimo. Sarà un percorso lungo, anche se troviamo già una strada tracciata, perché ogni allenatore ha il proprio modo di vedere il calcio. Io penserò solamente al campo e fare il massimo. Mi piace fare calcio e che la squadra abbia capacità di gestire la gara, senza subire gli avversari e dando sempre il massimo. La società mi ha messo a disposizione uno staff molto importante e sono sicuro che riusciremo a dare una identità ben precisa”. Ha proseguito Nember “In base ai concetti che il mister vorrà esprimere troverò delle soluzioni. Abbiamo fatto già qualcosina e da stasera avremo certezze e conferme. 
Il presidente dell’Entella forse è rimasto ancora al 24 gennaio e può dire quello che vuole, poi magari ne subirà le conseguenze. Secondo me confermare la rosa che nel girone di ritorno ha fatto un buon campionato può essere una base importante. Poi sarà il mercato a dirci cosa possiamo fare”. Sul capitano del Foggia: “Agnelli ha iniziato a giocare quando io finivo. Adesso è uomo ma lo era anche a 18 anni perché è sempre stato un ragazzo con la testa sulle spalle. Da lui mi aspetto molto così come mi aspetto tanto da tutti. Non mi piace guardare la carta d’identità e per me il gruppo è fondamentale e sacro. Chi non rientra nei canoni di rispetto e condivisione del progetto è fuori, qualsiasi età abbia. Della rosa del Foggia ho allenato Loiacono alla Paganese quando era un giovane che veniva dalle giovanili del Bari. Ho studiato tutti i calciatori perché li ho affrontati in Serie C o B, poi mi farò idee più chiare in futuro. Con il direttore non abbiamo parlato di nomi ma di caratteristiche. Mi piacerebbe avere a disposizione calciatori duttili e non mi piace fossilizzarmi su un solo modulo. A me interessa che i calciatori abbiano idee e concetti, con tutti che devono essere bravi a coprire una determinata zona di campo. Sono convinto che lavorare con Nember sarà una crescita importante. È normale che avere calciatori che ho già allenato in passato potrebbe essere importante. 
Credo che questo Foggia sia una squadra che ha sempre avuto allenatori, partendo da Padalino, con concetti di gioco importanti. Il campo dirà se anche io sarò all’altezza e spero che il giudizio sarà positivo. Non mi piace subire la partita e preferisco farla. Conosco Foggia come ambiente ed ho visto lo stadio pieno qualsiasi volta che sono avvenuto da avversario, in qualsiasi categoria. A Vercelli c’era una curva intera dedicata al Foggia, così come a Cesena. Credo di essere invidiato dai miei colleghi per il fatto di essere qui. Questo mi dà molto entusiasmo e fosse stato per me sarei partito per il ritiro anche sette giorni fa”. Nember a proposito della penalizzazione: “Non posso negare che dia fastidio vedere la classifica in questo momento. Come abbiamo comunicato prima da solo che rimanevo qui, in questa fase pensiamo di lavorare in un certo modo e confido in quello che vedo. La proprietà la frequento tutti i giorni e vedo con mano quello che accade. Potrebbe divenire difficile spiegare a qualcuno che viene da fuori quello che c’è qui. Spero che si fideranno di me e di quello che gli dirò”. Chiude Grassadonia: “Ci sono calciatori che potrebbero aiutare gli altri a crescere in maniera più veloce. In passato mi è capitato di prendere calciatori che avevo avuto nella mia esperienza precedente. Inizieremo a lavorare da oggi. Io parto da zero e non penserò di partire con meno 15.
Dobbiamo avere idee chiare ed entusiasmo importante, crescendo giorno dopo giorno. Poi col tempo capiremo tante cose. Credo che la Serie B dell’anno prossimo sarà un campionato avvincente e lungo. Mi aspetto tanto dal campionato e c’è sempre una crescita di anno in anno. L’importanza ed il blasone della piazza mi porta grande voglia di fare bene. Tra una settimana parte il ritiro e vorrei avere quanto prima un organico completo, magari già al 70/80% prima della partenza”.

Questa le parole, ora spazio ai fatti.



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