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Foggia, le operazioni dei Carabinieri della Capitanata

Carabinieri (foto N. Baratta) ndr.
di Redazione

FOGGIA, 18 LUG. (Com. St.) - Di seguito le ultime notizie di cronaca delle operazioni dei Carabinieri della Capitanata.

SAN GIOVANNI ROTONDO: MALTRATTA IL PADRE PER ESTORCERGLI IL DENARO PER COMPRARSI LA DROGA. ARRESTATO DAI CARABINIERI UN PREGIUDICATO DI SAN MARCO IN LAMIS.

Ha maltrattato e malmenato il padre per estorcergli il denaro necessario a comprare droga.
M.A.P., pregiudicato 26enne del luogo, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di San Marco in Lamis con l’accusa di tentata estorsione, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori ai danni del padre.
Il genitore, pressato da continue richieste di denaro avanzate dal figlio per far fronte a debiti pregressi, contratti per l’acquisto di stupefacenti, ha dapprima subito minacce ed intimidazioni, poi vere e proprie aggressioni fisiche così, dopo l’ennesimo episodio, ha chiesto aiuto ai Carabinieri.
Quando i militari si sono precipitati presso la loro abitazione hanno sorpreso il figlio che strattonava violentemente il padre, pretendendo del denaro con la minaccia che se non glielo avesse dato lo avrebbe ammazzato a colpi di crick.
L’intervento dei militari ha quindi posto fine a quest’ultima aggressione, ma il povero genitore, nella denuncia presentata, ha esposto una serie di vessazioni, avvenute nel tempo, che era stato costretto a subire dal figlio.
Il giovane, dopo le formalità di rito,  è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso l’abitazione di un parente.

CERIGNOLA: SERVIZIO COORDINATO DI CONTROLLO DEL TERRITORIO DEI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI CERIGNOLA. IL BILANCIO E’ DI SEI ARRESTI TRA IL CENTRO OFANTINO, TRINITAPOLI E ANZANO DI PUGLIA.
Servizio coordinato di controllo del territorio messo in atto dalla Compagnia Carabinieri di Cerignola che, nel corso dei pattugliamenti di tutto l’amplissimo territorio di competenza, hanno arrestato sei persone, di cui cinque in flagranza di reato e una in esecuzione di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.
In particolare, sono stati tre gli arresti per evasione operati a Cerignola e Trinitapoli. I militari dell’Aliquota Radiomobile del NORM hanno sorpreso due pregiudicati all’esterno delle proprie abitazioni, CAGGIANELLI GERARDO, cl. '59, e RUSSO NICOLA, cl. '90, entrambi pregiudicati cerignolani, il secondo già arrestato solo qualche giorno fa ad Ancona mentre con quattro complici stava rubando alcune autovetture. A Trinitapoli, invece, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto ZAMFIR ADI, cl. '96, pregiudicato di origini rumene, anche quest’ultimo già arrestato pochi giorni addietro dai medesimi militari perché sorpreso a bordo di un’auto rubata. Tutti e tre gli arrestati sono stati risottoposti agli arresti domiciliari.
Sempre a Trinitapoli, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato CRACIUN BOCEA, cl. '69, pregiudicato di origini rumene, per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Al culmine dell’ennesima lite, la moglie del CRACIUN si è trovava costretta a richiedere l’aiuto dei Carabinieri che, intervenuti immediatamente, hanno sorprendevano l’uomo proprio mentre la stava malmenando. Le immediate indagini hanno poi permesso di stabilire che già da tempo l’uomo la costringeva a subire violenze sia verbali che fisiche, che le hanno causato, in quest’ultimo episodio, lesioni che per fortuna guariranno in pochi giorni. Il CRCIUN, su disposizione del P.M. di turno, è stato rinchiuso nel carcere di Foggia.
Ancora a Trinitapoli, e sempre i Carabinieri della locale Stazione, hanno anche eseguito un ordine di carcerazione a carico di VALERIO SALVATORE, cl. '75. L’uomo, sottoposto agli arresti domiciliari, sconterà la pena definitiva di sei mesi di reclusione per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare.
Infine, ad Anzano di Puglia, i militari della locale Stazione hanno arrestato ALBANO MATTEO, cl. '92, pregiudicato del posto, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Il giovane, obbligato a permanere in casa durante la notte, nel corso di un controllo non vi è stato trovato e pertanto, una volta rintracciato per le vie del paese, è stato dichiarato in arresto e sottoposto agli arresti domiciliari.

CERIGNOLA: NUOVA OPERAZIONE DEI CARABINIERI DI CERIGNOLA CONTRO IL RICICLAGGIO DI VEICOLI RUBATI. IN MANETTE ALTRI DUE PREGIUDICATI.

E’ di due pregiudicati tratti in arresto il risultato dell’ultima operazione dei Carabinieri della Compagnia di Cerignola condotta nella primissima mattinata odierna, che ha portato al recupero di un’autovettura rubata a Palagiano, in provincia di Taranto, nella giornata di ieri. Ed ancora una volta Cerignola si conferma centro nevralgico della ricettazione e del successivo riciclaggio di autovetture rubate, non solo in tutta la Puglia ma lungo tutta la fascia adriatica.
Durante un servizio perlustrativo in un’area isolata, ai confini col comune di Zapponeta, a circa 20 chilometri dal centro cittadino, i Carabinieri della locale Stazione hanno trovato i residui di un'autovettura, che lasciavano presumere che in quel luogo venissero smontate auto rubate. Durante la scorsa notte, quindi, i militari si sono appostati a ridosso dell'area, fino a quando, poco dopo l'alba, non hanno finalmente visto arrivare due uomini, a bordo di una Peugeot 2008, che, scesi dall’auto, hanno iniziato a prepararsi per lo smontaggio della stessa, con tutta l'attrezzatura necessaria degna di un'officina professionale. A quel punto i Carabinieri sono intervenuti bloccando i due pregiudicati, identificati poi in CAROSIELLO ANTONIO JUNIOR, cl. '91, e PISTILLI MATTEO, cl. '84, entrambi cerignolani e con precedenti specifici.
I due arrestati, che risponderanno dei reati di ricettazione e riciclaggio, su disposizione del P.M. di turno presso la procura della Repubblica di Foggia, sono stati portati alla Casa Circondariale di Foggia.

MANFREDONIA: NUOVO ARRESTO PER UN PREGIUDICATO RUMENO RECIDIVO NELLE EVASIONI.
I Carabinieri della Stazione di Manfredonia hanno tratto in arresto per evasione il pregiudicato 28enne rumeno GUSATU Ilie Catalin, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari a Manfredonia, portandolo al carcere di Foggia.
L’uomo, cha "vanta" svariati reati contro il patrimonio, per lo più furti commessi con altri connazionali, era già stato arrestato dai Carabinieri di San Giovanni Rotondo con altre sette persone per furto di energia elettrica. Convalidato l’arresto e sottoposto alle misure cautelari dell’obbligo di dimora e presentazione alla Polizia Giudiziaria, incurante degli obblighi impostigli li ha violati, venendo così ripetutamente segnalato, nel giro di soli due giorni, nello scorso aprile all’Autorità Giudiziaria competente che, alla luce delle trasgressioni, così come documentate dai Carabinieri, aveva ritenuto le esigenze cautelari non soddisfatte con i provvedimenti cautelari dell’obbligo di dimora e di presentazione, disponendo quindi l’aggravamento della medesima con una misura cautelare più afflittiva, nello specifico quella degli arresti domiciliari cui l’uomo, al termine delle formalità, era stato sottoposto.
Lo scorso 28 giugno, nel corso di un controllo presso l’abitazione dove era quindi stato ristretto agli arresti domiciliari, non era stato trovato in casa. Gli uomini dell’Arma di erano allora posti alle sue ricerche, trovandolo tranquillamente a bordo di un auto con un connazionale, dopo che si era recato, a suo stesso dire, a Manfredonia, a bere qualcosa. Condotto in caserma per gli accertamenti del caso, al termine della formalità, GUSATU Ilie Costantin, era stato arrestato per evasione e associato al carcere di Foggia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che aveva così potuto verificare l’inosservanza anche della più severa misura domiciliare già disposta.
Tornato ai domiciliari, l'altroieri, nel corso dell’ennesimo controllo operato dai Carabinieri di Manfredonia, non è nuovamente stato trovato, cosicché i militari hanno predisposto un servizio di osservazione cogliendo il soggetto nella flagranza del reato di evasione mentre, poco dopo, tornava passeggiando tranquillamente a casa. Invano, visti i Carabinieri che lo attendevano, ha anche tentato di accedere da un ingresso secondario, più appartato, venendo però bloccato e, al termine delle formalità, dichiarato ancora una volta in stato di arresto per evasione, e tradotto quindi presso il carcere di Foggia, di nuovo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

SAN GIOVANNI ROTONDO: I CARABINIERI ARRESTANO DICIOTTENNE DEL LUOGO PER PRODUZIONE E DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI.
Nella mattinata di giovedi scorso i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo hanno arrestato C.S.P., pregiudicato, 18enne del luogo, resosi responsabile di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, nel corso di un ampio servizio a largo raggio che ha visto impiegato anche personale delle Stazioni di San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna e del 5° Reggimento a Cavallo, hanno eseguito a San Giovanni Rotondo numerose perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di alcuni personaggi di spicco della criminalità locale. Nel corso di una di queste perquisizioni, presso l’abitazione dell’arrestato sono stati rinvenuti 45 grammi circa di hashish e una piantina di marijuana, oltre a tutto l’occorrente per la produzione ed il confezionamento in dosi dello stupefacente, consistente in un impianto domestico per la coltivazione della marijuana, costituito da una tenda di plastica, aerata attraverso un tubo di alluminio collegato alla canna fumaria della casa, un rilevatore di umidità e temperatura,  una lampada alogena, un aspiratore a ventilazione e fertilizzanti, un bilancino di precisione, tre tritaerba, oltre alla somma contante di 160 euro. Nella stessa sono anche state trovate e sequestrate alcune armi bianche e strumenti da offesa, quali coltelli a serramanico, sfollagente, una katana ed una mazza da baseball.
Le analisi eseguite da personale del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Foggia, hanno poi permesso di accertare che dalla sostanza stupefacente sequestrata, stando alle tabelle ministeriali, sarebbe stato possibile ricavare ben 279 dosi.
L’impianto di coltivazione e produzione è stato rimosso e sottoposto a sequestro, unitamente a tutto il resto del materiale rinvenuto, mentre l’arrestato, su disposizione dell’A.G., è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

MANFREDONIA: ARRESTATO PER SPACCIO GIOVANE DEL POSTO, GIA' NOTO PER LO STESSO REATO.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia sipontina hanno tratto in arresto nella flagranza di spaccio e detenzione a fine di spaccio di sostanza stupefacente il 23enne COLAVELLI Vincenzo.
I militari, nel corso di uno dei numerosi servizi di prevenzione in città, hanno notato un’autovettura con a bordo COLAVELLI Vincenzo, già noto  per reati in materia di stupefacenti, unitamente ad altre quattro persone. In particolare hanno notato il COLAVELLI dare un qualcosa ad una ragazza seduta con lui in auto, che la stessa, alla vista dei Carabinieri, aveva subito nascosto. Insospettiti, i militari hanno quindi proceduto al controllo del veicolo, identificandone e ispezionandone gli occupanti.
Nella borsa della donna sono quindi state trovate sei "cime" di marijuana, per circa due grammi di peso. I Carabinieri hanno quindi proceduto ad una più accurata perquisizione, sia personale che veicolare, rivenendo addosso al COLAVELLI ulteriore sostanza stupefacente dello stesso tipo per altri tre grammi circa, ed un bilancino di precisione, oltre a 615 euro, in banconote di piccolo taglio, nascosti in un pacchetto di sigarette vuoto che aveva in mano, ritenuti il verosimile provento dell’illecita attività di spaccio.
 Il COLAVELLI è quindi stato dichiarato in arresto per spaccio e detenzione a fine di spaccio di sostanza stupefacente, reato già in passato contestatogli, e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa di giudizio.



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