Congelamento fondi per i progetti di riqualificazione delle periferie, dichiarazione del sindaco di Foggia, Franco Landella
Il Sindaco Franco landella (foto N. Baratta) ndr. |
di Redazione
FOGGIA, 08 AGO. (Com. St.) - «Il congelamento, sino al 2020, dell’erogazione dei fondi destinati alla riqualificazione delle periferie dei Comuni capoluogo italiani, contenuta nel “Decreto Milleproroghe” approvato dal Senato della Repubblica, è una decisione sbagliata ed incomprensibile. Attorno al programma costruito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del quale la città di Foggia è stata destinataria di un finanziamento pubblico pari a 18 milioni di euro, cui si aggiungono 10 milioni di risorse economiche private, l’Amministrazione comunale ha immaginato e progettato una stagione importante di rinascita urbanistica e della qualità della vita della nostra comunità . Un lavoro rilevante, sotto il profilo degli obiettivi da cogliere e delle attività progettuali messe in campo.
Imbalsamare un così cospicuo investimento pubblico è un errore strategico decisamente grave, perché impedisce il dispiegarsi di conseguenze virtuose rispetto al processo generale. In altri termini blocca sul nascere l’effetto moltiplicatore derivante dall’indotto che lavori pubblici di questa entità e di questa importanza attiverebbero in termini economici ed occupazionali. Senza considerare, ovviamente, la finalità di contrasto al degrado sociale collegata alla riqualificazione urbana delle nostre periferie.
Il tema, com’è appena evidente, è troppo delicato per essere oggetto della consueta strumentalizzazione politica, alla quale non intendo prestarmi in alcun modo. Non foss’altro perché quel congelamento danneggia tutti i capoluoghi di provincia ammessi a finanziamento, senza fare distinzione circa l’appartenenza politica dei loro amministratori. La questione, dunque, è più vasta e più importante del gioco al “chi danneggia chi”.
Il “Decreto Milleproroghe” giungerà , dopo la pausa estiva, all’esame della Camera dei Deputati. Ed è in quella sede che come ANCI chiederemo in modo fermo e deciso una correzione di rotta. Da questo punto di vista il Comune di Foggia è impegnato in prima linea, accanto al presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Antonio Decaro, nel verificare la strada migliore da percorrere, in caso di conferma del provvedimento, al fine di salvaguardare comunque quelle risorse economiche già stanziate attraverso la stipula delle relative Convenzioni tra Stato e Comuni, peraltro sottoscritte sulla base delle progettualità esecutive e non soltanto delle idee di ordine generale. Con il primo cittadino di Bari, infatti, sono personalmente in contatto già da ieri, valutando anche l’opportunità di promuovere un ricorso di carattere amministrativo finalizzato a difendere la validità delle Convenzioni.
In questa partita la posta in gioco è un pezzo del futuro di Foggia, argomento di gran lunga più serio delle piccole beghe propagandistico-elettorali. Un orizzonte che chiama tutti all’unità istituzionale rispetto alla difesa degli interessi della nostra città ».
Il tema, com’è appena evidente, è troppo delicato per essere oggetto della consueta strumentalizzazione politica, alla quale non intendo prestarmi in alcun modo. Non foss’altro perché quel congelamento danneggia tutti i capoluoghi di provincia ammessi a finanziamento, senza fare distinzione circa l’appartenenza politica dei loro amministratori. La questione, dunque, è più vasta e più importante del gioco al “chi danneggia chi”.
Il “Decreto Milleproroghe” giungerà , dopo la pausa estiva, all’esame della Camera dei Deputati. Ed è in quella sede che come ANCI chiederemo in modo fermo e deciso una correzione di rotta. Da questo punto di vista il Comune di Foggia è impegnato in prima linea, accanto al presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Antonio Decaro, nel verificare la strada migliore da percorrere, in caso di conferma del provvedimento, al fine di salvaguardare comunque quelle risorse economiche già stanziate attraverso la stipula delle relative Convenzioni tra Stato e Comuni, peraltro sottoscritte sulla base delle progettualità esecutive e non soltanto delle idee di ordine generale. Con il primo cittadino di Bari, infatti, sono personalmente in contatto già da ieri, valutando anche l’opportunità di promuovere un ricorso di carattere amministrativo finalizzato a difendere la validità delle Convenzioni.
In questa partita la posta in gioco è un pezzo del futuro di Foggia, argomento di gran lunga più serio delle piccole beghe propagandistico-elettorali. Un orizzonte che chiama tutti all’unità istituzionale rispetto alla difesa degli interessi della nostra città ».
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