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Emergenza Caporalato. Le manifestazioni indette a Foggia

Raccolta pomodori in Capitanata (foto web) ndr.
di Redazione

FOGGIA, 07 AGO. (Com. St.) - Dopo il vertice sulla sicurezza dei braccianti e sul caporalato, sono previste varie manifestazioni da parte di organizzazioni sindacali, politiche e associative. Di segutio due comunicati a tal fine.

"I militanti e i dirigenti di Articolo 1 di Capitanata parteciperanno alla manifestazione contro il caporalato indetta da sindacati e associazioni, insieme al coordinatore nazionale, Roberto Speranza. La sua presenza rafforza il senso della visita al ghetto di Rignano poco dopo la fondazione di Articolo 1.
A distanza di poco più di un anno, gli eventi tragici di questi giorni ci restituiscono tutti i limiti di un impianto legislativo e amministrativo di lotta al caporalato e di integrazione sociale buono sulla carta e poco efficace nella realtà.
“Le leggi ci sono”, si dice, ed è vero. Ma serve al più presto che tutti gli attori facciano la loro parte. Le istituzioni, i produttori, il sistema dei controlli, i servizi a disposizione di chi cerca e offre lavoro in sicurezza e rispettando diritti e dignità dei lavoratori. Ciascuno di questi segmenti del sistema è in sofferenza. La filiera di produzione risente dei bassi costi, la dotazione degli ispettorati del lavoro è insufficiente, il sistema di reclutamento pubblico e di trasporto è praticamente inesistente, le sanzioni sono sporadiche e impercettibili. In questo limbo istituzionale e sociale prosperano illegalità e criminalità organizzata. Proposte, idee, soluzioni sono da tempo note, serve un’azione decisa per trasformarle in prassi condivisa e consolidata.
In Parlamento e in Consiglio Regionale il nostro apporto di idee e sostegno politico non mancheranno a chi voglia impegnarsi a concretizzare ciò che di buono esiste e a costruire sistemi più giusti ed equi di relazione tra lavoratori, italiani e stranieri, e imprese.
Eppure, anche questo sforzo importantissimo sarà insufficiente senza una vera politica per l’integrazione che riconosca i migranti come cittadini. Per questa ragione, l’approccio intollerante e propagandistico del governo “del cambiamento” non è solo contrario ai valori democratici, di solidarietà e di umanità degni di un paese civile, ma è un impedimento alla costruzione di un clima sociale in cui quelle politiche possano maturare e attecchire. I valori della solidarietà e della dignità del lavoro non si affermano se non diventano bene comune, riconosciuto da tutti e per tutti. In questo senso, i segnali chiari che vengono dalle forze del lavoro e dell'associazionismo di Capitanata, e dalla comunità cattolica, con in testa il Vescovo Mons. Pelvi, sono elementi preziosissimi di una traccia di lavoro politico e civile che non dobbiamo smarrire. Noi sfileremo anche per questo, per onorare la memoria di 16 lavoratori, e per riaffermare valori e principi che sono alla base del nostro impegno"


L’Anpi di Capitanata aderisce alla manifestazione di Foggia  indetta dai sindacati  per mercoledì pomeriggio 8 agosto 2018 contro lo sfruttamento bestiale operato in agricoltura  attraverso l’odiosa  pratica del caporalato, che colpisce i lavoratori agricoli italiani e stranieri. L’Anpi, di fronte alla terribile tragedia che ha coinvolto nel giro di tre giorni la Capitanata, eleva la sua voce contro il dilagare delle pratiche illegali in agricoltura e anche in altri settori lavorativi che schiacciano pesantemente la dignità del lavoro e dei lavoratori, sottoponendoli a condizioni di vita intollerabili in una società moderna e democratica. Questa nuova tragedia deve indurre le autorità preposte e le forze di governo ad intensificare tutte le forme di controllo sul trasporto, sul reclutamento della manodopera, sul rispetto delle norme contrattuali e a stroncare le nuove forme di schiavismo che stanno fiorendo, soprattutto nel Mezzogiorno. Essa richiama altresì le istituzioni e i cittadini a non chiudere gli occhi di fronte a questi fenomeni e a mettere in campo tutte le più efficaci forme di solidarietà nello spirito della nostra Carta costituzionale che non ammette distinzioni di razza. L’Anpi provinciale invita tutte le proprie organizzazioni a fare tutti gli sforzi per assicurare una massiccia presenza nel solco di una consolidata tradizione”.



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