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Napoli. “Banda del buco”: I carabinieri smantellano organizzazione di 12 uomini aiutati da un dipendente del comune e da una guardia giurata [VIDEO]

Arrestata la 'Banda del buco' a Napoli dai cc. (foto cc.) ndr.

di Redazione

NAPOLI, 23 OTT. (COMUNICATO STAMPA) - Arrestata nella notte dai carabinieri della compagnia di napoli-centro una “banda del buco” composta da 12 complici; dopo indagini coordinate dalla procura di napoli il g.i.p. ha emesso un’occ per associazione a delinquere, detenzione e porto illegali di armi, rapina, furto aggravato e ricettazione, reati di cui i soggetti rispondono a vario titolo. l’associazione a delinquere si dedicava a rapine e furti in banche e gioiellerie. 6 i colpi accertati tra napoli e provincia -tutti sventati dai carabinieri- che avrebbero potuto fruttare centinaia di migliaia di euro. l'indagine partì proprio da una tentata rapina alla gioielleria “bulgari” nella lussuosa via dei mille nel gennaio 2017 e ha portato i carabinieri a identificare i malviventi ed a chiarirne le mansioni. erano, infatti, tutti specializzati: prima studiavano a tavolino le difese passive degli obiettivi, poi gli specialisti dei sopralluoghi entravano negli obiettivi e li “mappavano” per individuare le via d’accesso e di fuga e prendere le misure dei buchi da realizzare; era quindi il turno degli “scavatori”, conoscitori della rete fognaria di napoli, che si occupavano della realizzazione del buco mentre i “pali”, radiotrasmittente alla mano, li facevano lavorare tranquilli controllando i movimenti in superficie. alla fine, dopo attività di scavo durate anche mesi, i malfattori uscivano dalle fogne con tute integrali e stivaloni di gomma quindi, con volto travisato e armati di pistole, assalivano gli impiegati di banca o i commessi delle gioiellerie costringendoli ad aprire caveau e cassette di sicurezza. per muoversi meglio, inoltre, si sono avvalsi di una guardia giurata e di un dipendente del “servizio fognature” del comune di napoli che avevano messo le loro competenze a disposizione di fini improbi. 9 arrestati sono finiti in carcere, 3 ai domiciliari. 3 erano stati già arrestati in flagranza durante l’indagine: furono sorpresi a quarto, uno dopo aver tentato un furto in una gioielleria e due con addosso una semiautomatica; sequestrati, nel corso dell’attività, trapani, un martello pneumatico, lampade da minatore, divise di istituti di vigilanza privata e delle poste italiane. 




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