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Dopo Motta S. Anastasia Oikos si appresta ad aprire una nuova mostruosa discarica a Centuripe

La locandina (foto Comitato NO Discarica - Centuripe RestiamoPuliti) ndr.
di Redazione

CENTURIPE (EN), 15 NOV. (Com. St.) - Il 18 novembre si terrà a Centuripe (EN) una manifestazione nazionale contro la costruzione di una nuova piattaforma per la lavorazione dei rifiuti della società Oikos. La giornata prevede il raduno dei manifestanti alle ore 09.00 a Corradino per proseguire insieme verso Pietra Perciata, in c.da Muglia (luogo dov’è prevista la costruzione della discarica).  Alle ore 16.00 partirà il corteo da Corradino con arrivo previsto in P.zza Sciacca dove alle ore 18.00 si terrà una conferenza/incontro con i rappresentanti delle istituzioni regionali e nazionali, tra i quali il Senatore Fabrizio Trentacoste (Commissione ecomafie), la presidente regionale di SiciliAntica Simona Modeo, l’ingegnere ambientale Angelo Parisi, la presidente dell’associazione “Sicily zero waste” Anna Bonforte e i rappresentanti delle associazioni e dei comitati territoriali.

Di seguito si pubblica la nota stampa del comitato cittadino spontaneo “NO Discarica - Centuripe RestiamoPuliti” contro la costruzione di una mega discarica di rifiuti

Nota in premessa al comunicato stampa - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione.


“La società Oikos, già celebre per la sua poco attenta e discutibile gestione della piattaforma ecologica di Motta Sant’Anastasia “Valanghe d'inverno”, ha presentato al Comune di Centuripe il progetto per la realizzazione di una nuova piattaforma che dovrebbe sorgere in c.da Muglia, a pochi chilometri dal centro abitato e a soli 4 Km da Catenanuova. Già nel 2016 l’allora presidente della regione siciliana Rosario Crocetta aveva chiesto alla famiglia Proto, proprietaria dell’azienda Oikos, di delocalizzare quella sita a Motta Sant’Anastasia.
La nuova Piattaforma avrà dimensioni mostruose. La società proponente prevede l’acquisto di circa 300 ettari (500 campi da calcio) di terreno ad uso agricolo per la quale chiederà una variante del piano regolatore. Questo è il primo insensato e folle passaggio di una lunga serie. Di solito quando si vuol costruire e aprire una nuova discarica si scelgono territori “morti”, improduttivi, come ad esempio vecchie cave in disuso. Quella in c.da Muglia invece è una terra ancora viva, fertile. Le particolarità paesaggistiche, come ad esempio Pietra Perciata, rendono questo posto unico al mondo, un piccolo angolo di paradiso nel bel mezzo del caos.
L’associazione SiciliaAntica inoltre fa notare come questa contrada sia luogo d’interesse archeologico e storico, i militari americani infatti marciarono su quelle pianure durante l’operazione Husky. 
La nuova piattaforma che tratterà i rifiuti attraverso un processo meccanico-biologico accoglierà ogni giorno 1000 tonnellate di rur (rifiuti urbani residui) proveniente da mezza Sicilia e sarà fornita di una vasca per lo smaltimento dei residui inerti grande 2 milioni e 800 metri cubi; dimensioni davvero poco provinciali e spaventose per un territorio così piccolo. La piattaforma inoltre gestirà e smaltirà all'aperto circa 90.000 tonnellate di percolato (rifiuto speciale) all’anno, altro dato terrificante, vista la pericolosità di questo avanzo tossico che inquina le falde acquifere e distrugge la salubrità di intere comunità. Dove verrà infine conservato rimane solo un’ipotesi poco chiara. E cosa accadrà quando la su detta vasca, tra massimo 7/8 anni, sarà piena? Chi si farà garante del suo virtuoso utilizzo visti i precedenti dei Proto?
Il sindaco di Centuripe Elio Galvagno si dice fiducioso stupendo i suoi cittadini storicamente attenti ai problemi ambientali legati al territorio. Non sarà contro a priori dato che per lui la piattaforma rappresenta un buon mezzo d’impiego e sviluppo. Di certo produrrà dei guadagni per l’ente (royalty e Imu)  ma svuoterà un paese già in declino.
Per questi motivi il 01/11 nasce il Comitato “Centuripe #Restiamopuliti” che aggrega associazioni, movimenti e singoli cittadini. “C’è una guerra da combattere” dicono i portavoce del comitato, “un territorio da salvare, un futuro a cui ridar speranza e non lasceremo nulla al caso. Questa discarica, chiamiamola con il suo vero nome, non rappresenta un punto di partenza ma un vero e proprio incubo da cui vorremmo svegliarci presto e da cui vorremmo proteggere le nostre famiglie, i nostri figli. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per impedirne la realizzazione. Il nostro paese è una perla che non bisogna lanciare lontano ma custodire e valorizzare con intelligenza perché alla fine, nonostante tutto, possa brillare ancora.”
Le chiamavano discariche ma il progresso impone nuove terminologie come “Piattaforma ecologica”. Basterà forse cambiar nome a tutto ciò che fa paura per renderlo accettabile? È la domanda principale che ormai da settimane gli abitanti di Centuripe si pongono senza tregua e una risposta ad oggi ci sembra più che ovvia: no!”



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