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"Sguardi", la mostra del Maestro Omar Galliani prorogata al 31 gennaio 2019

Il M° Omar Galliani (foto in allegato) ndr.
di Redazione

FOGGIA, 07 GEN. (Com. St.) - Ha conseguito un grande successo "Sguardi", la personale del Maestro Omar Galliani, in mostra presso la Contemporanea Galleria d'Arte di Giuseppe Benvenuto, a Foggia, in Viale Michelangelo, 65, dal 24 novembre 2018.
L'affluenza, i complimenti e i molteplici inviti ricevuti hanno indotto il gallerista e curatore della mostra, Giuseppe Benvenuto, a prorogare la chiusura di "Sguardi".

La seduzione del disegno italiano: Omar Galliani  a Foggia la sua mostra “Sguardi”
Conosciuto e apprezzato a livello internazionale per l’uso monumentale del disegno e per i volti femminili ombreggiati, Omar Galliani sarà a Foggia fino al prossimo 31 gennaio 2019 con “Sguardi”, la personale allestita presso la Contemporanea Galleria d’ Arte di Giuseppe Benvenuto.  L’allestimento è aperto al pubblico, in viale Michelangelo n. 65, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.30 tutti i giorni, inclusi i festivi, fino al 31 gennaio 2019. L’ingresso è gratuito.

Il percorso espositivo comprende venti opere su tavola, alcune delle quali di dimensioni monumentali, realizzate dagli anni Novanta ad oggi. “Per disegno si intende, solitamente, una serie di tratti realizzati con diverse tecniche su fogli di carta – dichiara Giuseppe Benvenuto, che ha ideato e progettato mostra -. Galliani invece appone i suoi segni su una tavola di legno che ha un suo proprio modo di reagire alla pressione della mano dell’artista, capace di offrire una particolare texture molto originale. Ed è proprio da vicino che si possono apprezzare le tracce della fibra e del lavoro di levigazione effettuato dall’artista che restano ben visibili, creando una ragnatela sottile, seducente, fatta di linee spesso parallele”.

“Questa mostra nasce da un desiderio antico, quanto contemporaneo, se consideriamo parole quali: introspezione, osservazione, esplorazione, profondità, vanità, estetica, fisiognomica, bellezza – prosegue Benvenuto -. Le opere nascono da un segno unico ed esemplare; un disegno che ha origine nella tradizione della storia dell'arte italiana e si reincarna oggi nella contemporaneità. In queste opere il solo uso della matita o del pastello su tavola indaga e cerca, tra palpebre e occhi, quell'istante in cui si cela un mistero o un invito ad un dialogo serrato fra voi e il soggetto disegnato, osservato. Il cielo, le stelle e le costellazioni occupano spesso lo spazio che aleggia attorno ai soggetti che posano silenziosi o mossi in queste tavole che appartengono ad un ciclo di opere di grande formato, già esposte in diversi musei della Cina e in Europa”.

Autorevoli critici d’arte e storici dell’arte hanno descritto le opere del maestro emiliano. «Galliani ventenne – ricorda Flavio Caroli – era perso principalmente in due ambizioni. In una ricerca di magia, di seduzione, di fascino che è l’ossessione primaria di ogni grande artista, in qualsiasi tempo, sia egli tragico (Caravaggio), classico (Ingres) o fondamentalmente realista (Degas). Tutto cambia e tutto corre, ma non c’è grande artista quando non ci sia ricerca di Bellezza; di qualche forma di Bellezza. La seconda ossessione di Galliani era infatti la qualità esecutiva, proprio tecnica nel senso antichissimo del termine, della pittura e dei suoi misteri: cosa non facile in un tempo in cui i balbettii e la cattiva pittura parvero la chiave della modernità. Galliani otteneva risultati straordinari grazie ai miracoli realizzativi di una matita forse veramente fra le più dotate del secondo dopoguerra. Nei trenta e più anni che ci separano da quei giorni, il miracolo non ha fatto che approfondirsi».

«La ricerca di Omar Galliani – sottolinea Teodolinda Coltellaro – affonda nelle densità figurali del passato, nelle estensioni storiche dell’arte, di cui evoca modelli culturali e motivi linguistici che coniuga in una originale sintassi espressiva. La sua sensibilità, pienamente contemporanea, sa cogliere gli aspetti di transitorietà e complessità del nostro tempo, gli scenari mobili che ne connotano la dimensione sistemica, ma li traduce in modi e forme che sollecitano lo sguardo a percorsi interpretativi più profondi che non si esauriscano nel “qui ed ora”, proponendo il ricorso alla memoria e alla citazione come processo di rinascita creativa nell’alchimia della forma. […] Per Galliani, l’opera è, in modo prioritario, disegno: dalla dimensione fisica del tracciare (di esercizio muscolare protratto fino allo stremo), del coprire di segni una superficie al suo essere fenomeno articolato, fluttuante, vivente, animato da una propria biologia memoriale che ne determina l’esistenza e in cui si compenetrano mirabilmente e dialogano mondi di tenebra e luce».

La Contemporanea Galleria d’Arte è aperta al pubblico tutti i giorni inclusi festivi con orario 10.00-13.00 e 17.00-20.30
Per informazioni: tel. 346 7334054 -
artebenvenutomail.com
Ingresso libero



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