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Putignano (Ba). Scarcerato dal Carcere di Potenza aveva in casa una pistola clandestina. Arrestato 59enne dai Carabinieri che finisce nel carcere di Bari [CRONACA DEI CC: ALL?INTERNO]

La pistola sequestrata. (foto cc.) ndr.

di Redazione

PUTIGNANO (BA), 1 FEB. (COMUNICATO STAMPA) - Nel pomeriggio di ieri, in Putignano, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gioia del Colle (BA), hanno arrestato, con l’accusa di detenzione illegale di arma clandestina e munizionamento, un pregiudicato del luogo. Si tratta di D.G.. 59enne, il quale, sottoposto ad una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di una pistola marca “SMITH&WESSON” Mod. 66-2 cal. 357 Magnum, con nr. 6 cartucce dello stesso calibro inserite nel caricatore a tamburo. La pistola era contenuta in un sacchetto di carta, nascosta sotto il pannello della vasca da bagno con idromassaggio. I successivi accertamenti hanno consentito di acclarare che la pistola, sottoposta a sequestro, risultava non censita in quanto non catalogata dalle Forze di Polizia italiane. Per D.G., che era stato da poco scarcerato dalla Casa Circondariale di Potenza con la sottoposizione alla misura di sicurezza della Libertà Vigilata, si sono così riaperte le porte della Casa Circondariale di Bari. 

Una denundcia dei CC. a Bitonto. (foto cc.) ndr.
BITONTO (BA). TROVATA CUPA IN UN APPARTAMENTO NEL CENTRO STORICO. DENUNCIATA UNA DONNA 

I Carabinieri della Stazione di Bitonto, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dei reati in materia di droga, hanno denunciato in stato di libertà una 52 enne del luogo, ritenuta responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e segnalato alla competente Autorità Amministrativa un assuntore. L’operazione condotta dai militari di Bitonto giunge al culmine dei numerosi controlli straordinari effettuati nel centro storico della cittadina barese, finalizzati alla disarticolazione dei gruppi criminali operanti in quell’area. Nella serata di ieri, un 40enne bitontino, gravato da precedenti specifici nello spaccio di droga, veniva bloccato all’interno della corte di un vecchio palazzo in Arco Galliani. In suo possesso poco meno di una decina di grammi tra hashish e marijuana, suddivisa in sette dosi. Un uomo che si trovava in sua compagnia riusciva, invece, a dileguarsi lungo i vicoli cittadini. Dopo un accurato controllo nella maggior parte delle abitazioni che si affacciavano nella corte, grazie all’ausilio di una squadra dei Vigili del fuoco, accorsa in ausilio durante le operazioni di perquisizione, da una finestra, gli operanti riuscivano ad accedere all’interno di un appartamento, la cui porta blindata risultava chiusa ma all’interno si intravedevano alcune luci ancora accese. 
All’interno dell’abitazione, attesa invano la presenza del proprietario, venivano ritrovate 43 dosi di marijuana per un peso complessivo di 63 grammi, 22 involucri in alluminio contenente 33 grammi di hashish ed infine 12 involucri contenenti complessivamente 10 grammi di cocaina. In casa anche un bilancino di precisione ed in cassetto circa 140 euro, somma provento della attività di spaccio. Il tutto veniva sottoposto a sequestro. Durante la perquisizione, nella cucina, venivano ritrovati documenti di identità di una 52 enne di Bitonto, della sua famiglia, nonché numerosissima documentazione riconducile alla presenza della donna in quella abitazione. Per tali motivi la donna veniva denunciata alla A.G. di Bari alla quale dovrà chiarire la sua posizione in merito al ritrovamento della droga nell’appartamento da lei occupato mentre l’uomo veniva segnalato alla competente Autorità Amministrativa quale assuntore. 

Controlli dei Cc. nelle campagne. (foto cc.) ndr.
BARLETTA (BT) E CANOSA DI PUGLIA (BT). I CARABINIERI IDENTIFICANO ED ARRESTANO 3 MALFATTORI PER FURTI, RAPINE E DANNEGGIAMENTI AI DANNI DI AGRICOLTORI

I Carabinieri della Compagnia di Barletta hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 3 indagati che, in concorso tra loro, si sono resi responsabili dei reati di furto, danneggiamento e rapina, il tutto commesso tra i Comuni di Barletta e Canosa di Puglia (BT). La vicenda scaturisce da una articolata attività d’indagine condotta dai Carabinieri di Barletta iniziata nel settembre 2018 e conclusasi a novembre, coordinata della Procura di Trani, intrapresa per fronteggiare il numero di furti e rapine che hanno luogo nelle campagne della BAT principalmente nella contestualità del periodo dell’anno in cui si svolgeva la raccolta dell’uva. Fenomeno criminale che oltre a danneggiare la sussistenza economica degli agricoltori, arrecando ingenti danni economici, era divenuto pressante e pericoloso per la loro stessa incolumità fisica. L’indagine condotta, infatti, permetteva di evidenziare oltre alla scaltrezza dei responsabili delle azioni delittuose, anche la loro spavalderia e la completa noncuranza delle normali regole del vivere civile; mentre in un primo momento i furti avvenivano quando gli operai e i proprietari non erano presenti nei terreni, successivamente avevano iniziato ad agire in modo spregiudicato, commettendo i furti in presenza dei lavoratori e dei proprietari terrieri, giungendo anche ad azioni violente e criminose perpetrando il più grave delitto di rapina. 
Le indagini dei Carabinieri sono state corroborate dalla fiducia acquisita presso gli agricoltori, i quali finalmente hanno cominciato a denunciare tali condotte criminose, offrendo riscontro alle attività poste in essere. Ai tre soggetti italiani di cui due padre e figlio residenti a Margherita di Savoia (BT) e il terzo residente a Trinitapoli (BT), è stata accertata la responsabilità in carico a 5 episodi di furto tramutatosi in rapina, e ad altri 2 episodi di furto aggravato con danneggiamento, commessi in terreni ricadenti nell’agro del Comune di Barletta e di Canosa di Puglia. In costanza di indagini grazie alla collaborazione delle vittime, i Carabinieri intraprendendo controlli più certosini e penetranti nell’agro barlettano hanno avuto modo di fermare i tre che venivano deferiti per un altro episodio di furto aggravato in concorso con contestuale sequestro dell’autoveicolo dagli stessi utilizzato, recuperando 150 kg di uva di provenienza delittuosa restituita all’avente diritto. Di particolare pericolosità le condotte criminose perpetrate dai tre e denunciate dagli agricoltori con minacce di cui si riportano quelle più salienti: “noi sappiamo fare male … noi verremo tutti giorni e ruberemo tre quintali al giorno di uva perché dobbiamo campare” “vattene … altrimenti ti carichiamo!!! 
Abbiamo finito stiamo andando via” Oltre a tentativi di investimento con le autovetture usate dai malfattori denunciati dalle vittime. Gli indagati nonostante l’attività preventiva e repressiva posta in essere hanno continuato a reiterare la loro condotta criminale in totale dispregio delle regole del normale vivere civile, tale che in un ulteriore controllo effettuato dai Carabinieri, gli stessi venivano nuovamente sorpresi con un’auto piena di cassette di plastica vuote, pronti per perpetrare nuovi furti, rinvenendo nell’occasione all’interno anche un coltello di grande dimensioni per cui venivano deferiti. In relazione al quadro indiziario raccolto ed ai riscontri effettuati, nonché ai precedenti di polizia specifici a carico dei tre soggetti e alla evidente pericolosità delle loro condotte. il G.I.P. disponeva la custodia cautelare in carcere. Le indagini dei Carabinieri continuano per individuare non solo altre batterie criminali ma anche i luoghi di ricettazione dei prodotti agricoli illecitamente asportati al fine di risalire all’intera filiera criminale.



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