Calcio. Il Lecce si aggiudica il derby con il Foggia
Luca nember DS del Foggia (foto web) ndr |
di Mario
Schena
FOGGIA, 9 MAR. - Il
derby, qualunque esso sia, è una gara diversa dalle altre. Non sempre
rispecchia i valori tecnici delle squadre ma spesso prevalgono testa, cuore e
polmoni. In questi tre fattori, a volte determinanti, confidava alla vigilia
Padalino, cosciente che, tra problemi societari, squalifiche, infortuni e non
ultima, la precaria posizione di classifica il derby aveva tutti i connotati
della gara dal risultato scontato a favore dei salentini. Il tecnico rossonero
ha dovuto rinunciare a Gerbo per squalifica ed ad Ingrosso, Deli, Martinelli e
Galano per problemi fischi. Il Foggia è stato schierato Leali in porta, difesa
a tre con il rientrante Tonucci, Billong e Ranieri, centrocampo a quattro con
Busellato, Greco, Agnelli e Ngawa. Chiaretti e Kragl alle spalle di Iemmello,
unica punta. Ha prevalso, come da pronostico il Lecce battendo i rossoneri per uno
a zero, anche se soffrendo. Lecce sempre più lanciato alla disputa dei play off
e che ha indossato la maglia dell’ultima promozione in A, Foggia sempre
all’inferno. Ha diretto e bene un barese, Luigi Nasca, alla seconda
designazione con il Foggia. Nasca è stato coadiuvato dai signori Marco Bresmes
di Bergamo e Oreste Muto di Torre Annunziata.
Quarto uomo Luca Massimi della
sezione di Termoli. Primo tempo giocato a scacchi dalle due squadre con
poche emozioni e con il Foggia molto attento e con un gran ossesso palla, a
volte ossessivo e con un Mazzeo in gran Foggia che ha spaziato da destra a
sinistra disorientando la retroguardia giallorossa. All’ottavo Majer, in area,
serve centralmente Falco in che calcia consentendo la parata a Leali. Il Lecce
fatica a trovare corridoi utili e va alla conclusione dopo tre minuti con una rovesciata
di La Mantia che non impensierisce l’estremo difensore rossonero. All’undicesimo,
ancora La Mantia ci prova di testa, ma Leali è pronto. Molto giro palla e le
emozioni latitano. Due minuti dopo la mezzora Tachtsidis ci prova da fuori
area, ma la mira è sbagliata. Un minuto di recupero ed il Foggia termina il
primo tempo in attacco e conclude la prima frazione di gara con un angolo
velenoso di Kragl che Vigorito respinge di pugni. Ripresa con maggiore vivacità . Il Lecce cerca
con più incisività il gol e Foggia che comunque si rende insidioso sulle
ripartenze. Al primo minuto una sassata di Petriccione impegna Leali alla
parata in tuffo. IL Foggia apre una falla sulla sinistra da dove Petriccione, al
quarto d’ora, fa partire un bel cross per la testa di La Mantia che non sbaglia
e centra il bersaglio mandando la sfera nell’angolo alla sinistra del portiere
del Foggia. Al ventesimo se ne va Mazzeo in area, ma è bravo Tachsidis a
metterci la gamba e salvare. Cerca di far male al ventisettesimo Falco ma colpisce
male e Leali blocca. Al novantesimo Cartellino rosso diretto per
Busellato, per proteste con l’arbitro. Il Foggia è nervoso e colleziona
gialli, uno anche per il tedesco Kragl. Quattro i minuti di recupero dove non accede più nulla, prevale la
stanchezza e squadre incapaci di creare percoli. Per il Foggia un futuro
davvero grigio.
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