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Politica. E' guerra aperta tra la DC storica e gli scudi crociati taroccati

Libertas - Scudo crociato

di Vito Ruccia

BARI, 30 MAR. - Tanto tuonò che piovve. Dopo tanti anni in cui abbiamo assistito al proliferare degli scudi crociati griffati Libertas, la Democrazia Cristiana di piazza del Gesù appende al chiodo il fioretto e imbraccia il kalashnikov. Qualche giorno fa infatti, il rappresentante legale, nonché segretario amministrativo della DC, Nicola Troisi, ha presentato una denuncia querela alla Procura della Repubblica di Roma nei confronti di Angelo Sandri più volte raggiunto da diffide per aver utilizzato senza titolo, quindi illegittimamente, lo scudo crociato e il nome del partito Democrazia Cristiana. Sull'argomento abbiamo sentito l'unico componente barese della direzione politica di piazza del Gesù, il collega Mimmo Loperfido. 

- Mimmo insomma, ma quante Democrazie Cristiane ci sono in Italia? Io ne ho contate 6 o 7, a forse proprio quella di Angelo Sandri sembra la più attiva. Naturalmente le abbiamo diffidate tutte comprese quella di Lorenzo Cesa. Se le diffide non saranno rispettate come nel caso di Angelo Sandri, purtroppo non si può fare altro che passare al penale. 

- Quindi lotta senza quartiere e blocco delle iniziative incorso, per esempio la presentazione di liste che non sono collegate esclusivamente alla DC di Piazza del Gesù. Si è così. Ci hanno messo tutti in allerta. ovunque si rende noto la presentazione di liste taroccate, i nostri avvocati sono già pronti. La documentazione è voluminosa. Batteremo 24 ore su 24 uffici comunali, tribunali, prefetture: nessuno potrà permettersi di utilizzare il nostro scudo crociato, con la scritta Libertas, anche se a colori variabili... 

- Mimmo riavvolgiamo il nastro. Fino a qualche anno fa tutti pensavamo che la DC fosse morta e sepolta. Ora invece ne spuntano 6 o 7... La storia è questa. Nel 1994 l'allora segretario nazionale Mino Martinazzoli, ritenne di poter sciogliere il partito limitandosi ad una decisione presa in consiglio nazionale. Non era giusto farlo e non rispondeva neanche ai dettami dello statuto. Anni dopo infatti, riunitoci in associazione in 1743, abbiamo trascorso giorni e giorni nelle aule dei tribunali, fin quando la giustizia non ci ha dato ragione: la DC non è morta avete il diritto e dovere di riportarla sulla scena politica del paese. Così è stato, dopo ulteriori travagli finalmente lo scorso anno, abbiamo celebrato il 19 esimo congresso eleggendo il Senatore Gianni Fontana Presidente Nazionale e il Dott. Renato Grassi Segretario Politico.

 - Quindi impedirete ad altri di usare il vostro glorioso scudo crociato ma scendere in campo voi nei comuni e alle Europee? Ti esprimo il mio parere. Oggettivamente raccogliere un prefisso telefonico per il partito che ha fatto la storia dell'Italia, dopo la seconda guerra mondiale, a me sembrerebbe blasfemo. In Abruzzo per esempio, si è verificata una "operosa distrazione", obbligando la Balena Bianca a partorire un Pesce Azzurro. L'unica consigliera regionale abruzzese, non è democristiana, non lo è mai stata, è una candidata sostenuta dall'amico Gaetano Quagliariello, leader del movimento Idea e parlamentare di Forza Italia. Per quanto mi riguarda, nel secondo millennio, per poter ottenere consensi non può bastare un simbolo e una storia. Serve fare un'eccellente comunicazione, occupare spazi nel web e nei social, lanciare testimonial qualificati nei talk-show e soprattutto riconquistare in modo capillare il territorio. Ciò non toglie tuttavia che al cospetto di liste qualificate con candidati cattolici, grintosi, prestigiosi, armati di umiltà e buona volontà non è escluso che si possa tentare di riportare il nostro simbolo nelle aule consiliari e nei municipi.



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