Estorcevano denaro agli agricoltori locali. “…questa è zona mia e comando io..”, il dictat dei Lanza
Polizia Squadra Mobile (foto web) ndr. |
FOGGIA, 18 APR. (Com. St.) - Dopo un’articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, personale della prima sezione – criminalità organizzata della Squadra Mobile, nella mattinata di martedì 16 aprile 2019, ha eseguito un’ordinanza impositiva della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Foggia, per il reato di tentata estorsione nei confronti di LANZA Mario, nato a Foggia classe 1957, pregiudicato e del figlio Antonio, nato a Foggia classe 1980, soggetti contigui ad elementi di primo piano della criminalità foggiana.
L’attività investigativa svolta ha consentito di acclarare la
responsabilità dei LANZA in ordine a due richieste estorsive poste in
essere ai danni di due imprenditori agricoli nel dicembre 2018 e nel
gennaio scorso.
Nella prima richiesta estorsiva il LANZA Antonio intimava a due fratelli
imprenditori agricoli di consegnargli la somma di 100.000 euro per
stare tranquilli, avvertendoli nell’occasione che altrimenti avrebbero
subito gravi conseguenze sia su beni di loro proprietà, che sulle loro
persone.
Grazie alle svariate attività tecniche già da tempo avviate sui due e ad
un mirato servizio di osservazione, efficacemente posto in essere da
personale della Squadra Mobile di Foggia, i due LANZA venivano notati
interloquire nei pressi di una stazione di servizio con una delle
vittime, acquisendo in tal modo fondamentali elementi di reato a carico
dei due LANZA circa la richiesta estorsiva formulata nei confronti
dell’imprenditore agricolo.
L’altra condotta estorsiva contestata ai due LANZA con l’ordinanza
eseguita nella mattinata del 16.04.19 veniva posta in essere nello
scorso mese di gennaio allorquando LANZA Mario, in compagnia del figlio
Antonio, affrontava un altro imprenditore agricolo foggiano - al quale
già in precedenti occasioni aveva inutilmente chiesto di concedergli in
fitto alcuni terreni di sua proprietà - facendo valere la sua caratura
criminale ed i suoi collegamenti con elementi di spicco della
criminalità organizzata foggiana ed intimandogli a cedere i terreni di
suo interesse. Anche tale richiesta estorsiva veniva acclarata e
documentata grazie ad attività tecniche e servizi di osservazione e
pedinamento .
Il LANZA Mario all’ennesimo diniego dell’imprenditore proferiva la
seguente frase ”tu non hai capito niente.. questa è zona mia e comando
io .. e li dovevi dare a me .. adesso ti dico che la sono io… e la sono
io.. e la sono io… adesso vai a ricorrere a Foggia da chi vuoi..”.
L’ovvio motivo per cui l’imprenditore agricolo non aveva mai ceduto alla
richiesta di cessione dei terreni ai LANZA era da ricondurre alla
circostanza che una volta entrati in possesso dei terreni i LANZA, in
forza della loro fama criminale e delle note amicizie nel circuito
criminale foggiano, non avrebbero mai pagato alcun corrispettivo .
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