Bari. Dopo un incontro erotico rapina una escort e fugge – la Polizia di Stato arresta il responsabile
Un arresto de la Polizia a Bari (foto P.S.) ndr. |
di Redazione
BARI, 22 GIU. (COMUNICATO STAMPA) - Nella mattinata di ieri 21 giugno, a Brescia, personale della Squadra Mobile di Bari ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti del pregiudicato barese LEONE Francesco, di anni 58, ritenuto responsabile di rapina pluriaggravata, porto e detenzione di arma clandestina, lesioni pluriaggravate e calunnia, commessi nel mese di marzo a Bari in danno di un giovane escort transessuale di origini siciliane.
I numerosi riscontri, acquisiti nel corso dell’indagine, svolta dalla Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica, hanno dimostrato che i gravi reati ascritti a LEONE sono stati consumati a seguito di un incontro ricercato dal medesimo sui siti on line dedicati per ottenere delle prestazioni erotiche a pagamento, e poi effettivamente ottenute dall’escort, che si trovava a Bari in quel periodo allo scopo di prostituirsi. L’uomo, dopo essere stato ricevuto dalla vittima in un appartamento del centro di Bari, ha estratto una pistola e, sotto la minaccia dell’arma, ha dapprima rapinato il giovane transessuale e lo ha poi percosso violentemente con il calcio della pistola, dandosi poi a immediata fuga.
L’indagato ha tentato di sviare gli inquirenti, dichiarando di aver ferito la vittima solo per difendersi da un’asserita pretesa estorsiva avanzata dall’escort a fronte del suo rifiuto di corrispondere la somma pattuita per la prestazione sessuale, ma tali dichiarazioni sono state ampiamente smentite nel corso delle indagini, che hanno fornito alla Procura della Repubblica un quadro indiziario grave e preciso da consentirle di chiedere ed ottenere l’odierno provvedimento cautelare.
La misura è stata eseguita dalla Squadra Mobile di Bari presso la Casa Circondariale di Brescia, ove nel frattempo l’indagato era stato di recente recluso per altra causa.
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