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Bari. L'Uzbekistan strizza l'occhio al made in Puglia

Una immagine dell'incontro. (foto com.) ndr.

di Evelina Giordano

BARI, 24 LUG. - Stakeholder uzbeki del settore agroalimentare saranno a Bari dal 23 al 26 luglio per avviare networking con le aziende pugliesi e le istituzioni locali, acquisire contatti d’affari, scambiare know-how, sviluppare e ampliare la conoscenza dei mercati esteri. L’incontro si svolge nell’ambito di “AGROCOMP – Value chain competitiveness of agro-business & food processing SMEs through sustainable development and eco-innovation in Uzbekistan and Kazakhstan”, progetto finanziato dall’Unione Europea che intende promuovere lo sviluppo del settore privato in Asia Centrale, con particolare attenzione alla crescita e all’espansione delle piccole e medie imprese. Ente capofila è Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi che, in collaborazione con CCIR Camera di Commercio Italo-Russa, CESVIR Centro Economia e Sviluppo Italo-Russo di Bari, Confcooperative Puglia e GAL Daunofantino, ha organizzato un programma di twinning istituzionale per 7 stakeholder uzbeki. Nei tre giorni della visita inoltre, grazie al supporto dei partner pugliesi del progetto, sono stati calendarizzati business meeting con 12 aziende tra le più rappresentative del settore agroalimentare pugliese. La delegazione uzbeka sarà accompagnata da Olga Nogaeva, project director Innovhub SSI-Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi. 

OPPORTUNITA’ COMMERCIALI IN UZBEKISTAN 

L’Uzbekistan offre un mercato potenziale di 32 milioni di persone ed una finestra privilegiata verso le ex repubbliche sovietiche (ex paesi Csi). Da anni registra discreti tassi di crescita e in futuro potrebbe giocare un ruolo importante per l'export italiano. Ha una discreta struttura industriale (automotive, idrocarburi, elettronica, chimica, farmaceutica, alimentare) e punta all'ammodernamento e all'acquisizione di alta tecnologia. Per questo motivo, l'Italia ha ampi margini di miglioramento nell'interscambio commerciale, soprattutto nel settore degli impianti e dei macchinari utilizzati nel settore tessile, agroalimentare e metalmeccanico. I principali settori di interesse per l’export italiano sono: beni di consumo, meccanica strumentale, impiantistica ed elettronica. I consumatori e gli operatori economici uzbeki sono fortemente attratti dai prodotti Made in Italy e premiano i prodotti e le tecnologie di fascia media e medio-alta. Il sistema agro-industriale italiano può dare un contributo al miglioramento della filiera agricola ed industriale. Gli operatori economici e le istituzioni dell’Uzbekistan sono consapevoli dei vantaggi competitivi del know-how italiano nella meccanica agricola, nella trasformazione industriale e nella conservazione alimentare. (Analisi Farnesina 2019) 

AGRICOLTURA IN UZBEKISTAN

L'agricoltura rappresenta, insieme al collegato indotto industriale, l'ossatura dell'economia uzbeka con oltre un terzo della forza lavoro locale impegnata in un settore che, nel 2017, ha contribuito a formare il 17.5% del PIL nazionale. Negli ultimi anni il governo di Tashkent ha adottato politiche intese ad aumentare la produttività e il valore aggiunto dei prodotti agricoli. Per raggiungere l’obiettivo è stata ridotta la tradizionale coltivazione del cotone (-10% rispetto agli anni passati) per sostituirla con la produzione di frutta e verdura. Progetti per oltre 150 milioni di dollari sono stati decisi per creare centri servizio per la raccolta di prodotti agricoli, la selezione, la conservazione in impianti frigoriferi, il packaging e la spedizione. Allo scopo è stato fondato l’ente statale per il mercato estero: Uzagroexport. Lo sviluppo della produzione agricola richiede macchinari agricoli moderni. Esistono buoni produttori locali, tra cui l’azienda del gruppo Fiat, CNH Industrial, presente con varie joint venture, nonchè costruttori locali che hanno bisogno di licenze, assistenza tecnica e partner per modernizzare ed incrementare la produzione. Nel settore del vino, i macchinari e le infrastrutture di base sono già prevalentemente italiani. Esistono prospettive di sviluppo per gli impianti di trattamento del latte e per l’industria casearia. Il principale mercato per l’esportazione dei prodotti agricoli al momento è quello russo, ma anche Iran, India e EAU importano volumi considerevoli di ortaggi e frutta dall’Uzbekistan. (Rapporto Farnesina – Infomercati Esteri 2019) 

PROGETTO AGROCOMP 

“AGROCOMP – Value chain competitiveness of agro-business & food processing SMEs through sustainable development and eco-innovation in Uzbekistan and Kazakhstan” è finanziato dall’Unione Europea all’interno del programma “Central Asia Invest IV – Boosting Small Businesses Competitiveness” e si concluderà nel febbraio 2020. Aderiscono stakeholder uzbeki e kazaki accuratamente selezionati in rappresentanza di autorità e amministrazioni regionali, provinciali e municipali, di associazioni di categoria, reti imprenditoriali, società di consulenza a supporto dell’impresa, organizzazioni della società civile, ecc. di sei regioni pilota. L'obiettivo specifico è rafforzare il ruolo e le competenze delle organizzazioni intermediarie a supporto del PMI Business Intermediary Organizations (camere di commercio, società di consulenza, associazioni di categoria, ecc.) per offrire servizi alle PMI e promuovere le politiche di sostegno, incrementando il numero delle imprese competitive sia sui mercati nazionali che internazionali. 

SETTORI DI INTERESSE AGROCOMP 

• Progettazione ed erogazione dei servizi per le PMI del settore agroalimentare 
• Internazionalizzazione, marketing, export promotion a supporto del settore agroalimentare • Orticoltura, macchinari per la trasformazione di frutta e verdura, sistemi di irrigazione 
• Produzione e lavorazione mandorle 
• Filiera dell’uva e della vinificazione 
• Coltivazione di olive e produzione olearia 
• Coltivazione di grano duro e lavorazione pasta 
• Filiera del latte, dei formaggi e dei prodotti caseari 
•Filiera agroalimentare della carne e dei salumi • Filiera del mare, produzione e commercializzazione.



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