Motociclista cade in una scarpata a Pulsano. I Carabinieri di Monte Sant'Angelo lo salvano. Le dichiarazioni del Comandante Dargenio
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Monte SantAngelo, i Carabinieri (foto CC), ndr. |
di Redazione
MONTE SANT'ANGELO (FG), 20 AGO. - È stato un attimo e si è ritrovato giù nella scarpata. La disavventura è capitata a un giovane motociclista, C. E., di Manfredonia, avventuratosi sulla strada di Pulsano. Il fatto è avvenuto nella serata di ieri, 19 agosto 2019, ma il salvataggio intorno alle ore 00:30.
Difatti i Carabinieri di Monte Sant'Angelo, unitamente a un equipaggio radiomobile di Manfredonia coordinati dal Capitano Francesco Zago, dopo 4 ore di estenuanti ricerche al buio, traevano in salvo C. E., il motociclista di cui sopra scivolato nella scarpata.
I fatti
Dopo esser stati allertati, il Comando della stazione dei Carabinieri di Monte Sant'Angelo si è immediatamente unito ai colleghi di Manfredonia. Con loro c'era un'unità dello Squadrone Carabinieri Eliportato "Cacciatori Puglia", battendo più sentieri per raggiungere il motociclista. Inoltre, è stato allertato il Soccorso Alpino.
Mentre due Carabinieri tentavano di raggiungere dall'alto il malcapitato, il Comandante della locale stazione, il M.llo Magg. Michelangelo Dargenio, manteneva telefonicamente i contatti con il ferito, che era in evidente stato di panico e disidratato. Senza perder tempo il Comandante Dargenio decideva di munirsi di acqua e di raggiungerlo, recandosi dalla parte in salita dal versante di Macchia. Giunto sul luogo e dopo aversi accertato dello stato di salute del giovane C. E. avvisava i suoi militari ricongiungendosi e portando in salvo il giovane centauro.
"Noi Carabinieri abbiamo fatto nient'altro che il nostro dovere. Non c'è nulla di trascendentale -ha dichiarato il Comandante Dargenio- Chi sceglie di fare il Carabiniere è consapevole anche di mettere a rischio la propria vita per salvarne altre. Il territorio lo conosciamo tutti, ha montagne lisce e per l’equipaggio in dotazione a noi dei vari Comandi locali, ad esempio le scarpe di cuoio, non è semplice salire. Rischiare un flop non è nel nostro DNA. Siamo lo Stato Italiano che è sempre a disposizione di tutti, maggiormente per le persone in difficoltà . È il nostro Credo. E su questa lunghezza d’onda si lavora. La mia decisione di intervenire direttamente è stata consapevole dei rischi che correvo. Ma son chiamato a questo. Una consapevolezza giacché il centauro era in difficoltà , bloccato e disidratato, senza energie e maggiormente esposto al pericolo di animali selvatici presenti in zona, cinghiali e lupi. È stato – ha concluso il M.llo Magg. Michelangelo Dargenio- un sinergico lavoro di squadra e tutti ne andiamo fieri perché abbiamo salvato una vita umana. Ringrazio chi ha collaborato».
Ora il giovane è in buone condizioni, grazie anche al suo abbigliamento da motociclista. Infatti, all'atto della caduta, C. E. aveva il casco e il tipico giubbotto da centauro, che hanno attutito i colpi. Ovviamente era carente di energie per aver tentato più volte sedi risalire, senza riuscirvi. Ricevuta l'acqua, ben due litri dal Comandante Dargenio, il giovane l'ha bevuta tutta d'un fiato.
MONTE SANT'ANGELO (FG), 20 AGO. - È stato un attimo e si è ritrovato giù nella scarpata. La disavventura è capitata a un giovane motociclista, C. E., di Manfredonia, avventuratosi sulla strada di Pulsano. Il fatto è avvenuto nella serata di ieri, 19 agosto 2019, ma il salvataggio intorno alle ore 00:30.
Difatti i Carabinieri di Monte Sant'Angelo, unitamente a un equipaggio radiomobile di Manfredonia coordinati dal Capitano Francesco Zago, dopo 4 ore di estenuanti ricerche al buio, traevano in salvo C. E., il motociclista di cui sopra scivolato nella scarpata.
I fatti
Dopo esser stati allertati, il Comando della stazione dei Carabinieri di Monte Sant'Angelo si è immediatamente unito ai colleghi di Manfredonia. Con loro c'era un'unità dello Squadrone Carabinieri Eliportato "Cacciatori Puglia", battendo più sentieri per raggiungere il motociclista. Inoltre, è stato allertato il Soccorso Alpino.
Mentre due Carabinieri tentavano di raggiungere dall'alto il malcapitato, il Comandante della locale stazione, il M.llo Magg. Michelangelo Dargenio, manteneva telefonicamente i contatti con il ferito, che era in evidente stato di panico e disidratato. Senza perder tempo il Comandante Dargenio decideva di munirsi di acqua e di raggiungerlo, recandosi dalla parte in salita dal versante di Macchia. Giunto sul luogo e dopo aversi accertato dello stato di salute del giovane C. E. avvisava i suoi militari ricongiungendosi e portando in salvo il giovane centauro.
"Noi Carabinieri abbiamo fatto nient'altro che il nostro dovere. Non c'è nulla di trascendentale -ha dichiarato il Comandante Dargenio- Chi sceglie di fare il Carabiniere è consapevole anche di mettere a rischio la propria vita per salvarne altre. Il territorio lo conosciamo tutti, ha montagne lisce e per l’equipaggio in dotazione a noi dei vari Comandi locali, ad esempio le scarpe di cuoio, non è semplice salire. Rischiare un flop non è nel nostro DNA. Siamo lo Stato Italiano che è sempre a disposizione di tutti, maggiormente per le persone in difficoltà . È il nostro Credo. E su questa lunghezza d’onda si lavora. La mia decisione di intervenire direttamente è stata consapevole dei rischi che correvo. Ma son chiamato a questo. Una consapevolezza giacché il centauro era in difficoltà , bloccato e disidratato, senza energie e maggiormente esposto al pericolo di animali selvatici presenti in zona, cinghiali e lupi. È stato – ha concluso il M.llo Magg. Michelangelo Dargenio- un sinergico lavoro di squadra e tutti ne andiamo fieri perché abbiamo salvato una vita umana. Ringrazio chi ha collaborato».
Ora il giovane è in buone condizioni, grazie anche al suo abbigliamento da motociclista. Infatti, all'atto della caduta, C. E. aveva il casco e il tipico giubbotto da centauro, che hanno attutito i colpi. Ovviamente era carente di energie per aver tentato più volte sedi risalire, senza riuscirvi. Ricevuta l'acqua, ben due litri dal Comandante Dargenio, il giovane l'ha bevuta tutta d'un fiato.
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