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Calcio. Coppa Italia il Foggia passa agli ottavi

capitan Gentile, suo il gol su rigore (foto web) ndr
di Mario Schena

Foggia 16 ott. - Sedicesimi di Coppa Italia. Allo Zaccheria arriva la Turris, seconda forza del girone G con diciassette punti frutto di cinque vittorie, due pareggi e nessuna sconfitta con un totale di diciannove gol fatti, miglior attacco del girone, e solo sei subiti. Cannonieri della squadra sono Forte e Longo Foggia e Turris non si affrontano allo Zaccheria dai tempi della C2 edizione 2000/2001. Foggia con la formazione base ad esclusione degli infortunati, di Viscomi tenuto precauzionalmente fuori per recuperare a pieno dopo la contrattura patita nella gara con il Taranto e di Tortori al quale è stato concesso un turno di riposo. Torna in campo Anelli che in campionato dovrà scontare ancora quattro turni di squalifica. Ha diretto Emanuele Bracaccini della sezione A.I.A. di Macerata, coadiuvato da Alessio Miccoli di Lanciano e Francesco De Santis di Avezzano. Agli ottavi è passato, e meritatamente il Foggia che ha battuto i campani con un perentorio tre a uno. Inizio scoppiettante, con il Foggia che imprime subito un buon ritmo alla gara, per prima però si fa la pericolosa la Turris che, al terzo minuto, approfittando di un errore difensivo di Salvi consente a Forte di andarsene a rete, ma l’azione è viziata dalla posizione di fuorigioco dell’attaccante campano. Foggia vicinissimo al vantaggio al quinto minuto con Russo che direttamente da calcio di punzione poco più aventi della bandierina dell’angolo colpisce la traversa. Il Foggia pressa e trova il vantaggio due minuti dopo. Punizione dalla fascia destra  battuta da Russo che pesca Anelli sotto porta pronto ad appoggiare di testa la palla in rete. La Turris abbozza una reazione che resta però sterile, mentre il Foggia impegna alla respinta di pugno Lonoce con un forte tiro cross di Gibilterra. Si gioca a viso aperto su tutt’e due i fronti, ma è il Foggia a cercare ancora il gol al diciannovesimo con un tiro rasoterra di Gibilterra che non passa lontano dalla base del palo alla destra dell’estremo difensore campano. Al trentesimo calcio di rigore per il Foggia. Lonoce atterra Iadaresta, sul dischetto capitan Gentile che non sbaglia. Il passivo si fa pesante e la Turris non dà segni di reazione. Al quarantaquattresimo, però, un’incursione in area di Celiento viene fermata fallosamente da Anelli, calcio di rigore ed espulsione del difensore rossonero per chiara occasione da gol. Due i minuti di recupero dove non accade nulla e tutti negli spogliatoi per l’intervallo. Il secondo tempo, che il Foggia disputerà in dieci, vede comunque la squadra rossonera attaccare concedendo davvero poco agli avversari. Al sesto il gol di Russo a sigillo della netta superiorità della squadra di Corda. L’attaccante rossonero è bravo a far partire dal limite dell’area un rasoterra che si infila alla destra di Lonoce. Comincia la girandola delle sostituzioni, ma il Foggia non arretra e continua a martellare la Turris. Al sedicesimo un calcio di punizione di Cittadino quasi dal limite dell’area costringe a Lonoce alla parata in tuffo. Il portiere biancorosso si ripete due minuti dopo sulla conclusione da fuori di Di Jenno. Il ritmo è sempre sostenuto e le due squadre mandano forze fresche in campo. Al ventottesimo la Turris accorcia le distanze con Longo bravo a seguire l’azione e a ribadire in rete il tiro di Sowe toccato appena da Fumagalli. Dopo l’ingresso di Sowe la Turris sembra rigenerata e aumenta il ritmo e l’incisività mettendo in difficoltà il Foggia. Il tecnico della squadra campana si fa espellere per proteste al minuto trentaquattro. Al trentottesimo Fumagalli salva la propria porta con una gran parata sulla conclusione di Ciliento pescato in area da un preciso assist dalla destra di Forte. Il Foggia soffre, si sfilaccia, giocare in dieci comincia a pesare. Scorrono i minuti e vengono segnalati sette minuti di recupero, quasi un tempo supplementare. Nopn accde più nulla di rilevante e quindi passa il Foggia agli ottavi di finale, ma, aldi là del risultato, quello che la gara ha certificato è soprattutto una notevole crescita del gruppo.


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