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San Severo. Grave attentato all’Antica Cantina: aperti i bocchettoni dei silos, migliaia di litri di vino dispersi nelle campagne. La condanna del Sindaco Miglio

Il vino sversato (foto in allegato) ndr.
di Redazione

SAN SEVERO (FG), 21 OTT. (Com. St.) - La serata della domenica sanseverese (20 ottobre 2019, ndr.) è stata sconvolta dal grave e vile attentato che ignoti – tali sono al momento – hanno messo a segno ai danni dei silos dell’Antica Cantina – Cantina Sociale Cooperativa San Severo, ubicati sulla strada statale 272 che conduce a San Marco in Lamis, a poche centinaia di metri dal casello autostradale. Sono stati aperti i bocchettoni dei silos, da cui sono fuoriuscite migliaia di litri di vino, che si sono dispersi nelle campagne circostanti, con un danno enorme per la storica cantina sanseverese.

“Siamo di fronte ad un evento davvero triste che scuote la nostra coscienza – dichiara il Sindaco avv. Francesco Miglio – un fatto che è di gravità inaudita, oltre che un gesto di vigliaccheria assoluta perpetrato in danno di lavoratori e produttori del nostro comprensorio. Esprimo, a nome mio personale e di tutta la Civica Amministrazione, la più totale e convinta solidarietà a tutta la grande famiglia dell’Antica Cantina, ci sentiamo vicini, molto vicini a tutti. Questo episodio è uno schiaffo terribile per la nostra economia e per l’Antica Cantina, uno schiaffo violento alla gente perbene ed operosa di San Severo che lavora in uno dei settori più importanti della nostra economia. Mi auguro che i responsabili vengano individuati al più presto ed assicurati alla giustizia”.

La durissima risposta dell’Assessore all’Agricoltura Felice Carrabba.
San Severo, domenica sera, è stata vittima di un vile attentato al suo cuore pulsante: l’agricoltura. L’Antica Cantina- Cantina Sociale Cooperativa San Severo, ubicata sulla strada statale 272 che conduce verso San Marco in Lamis, è stata vittima di un ignobile gesto che sicuramente minerà l’economia non solo della stessa cooperativa sociale ma dell’intera comunità sanseverese. Il gesto inaudito, violento, dell’apertura di 16 (su 19) bocchettoni dei silos con la fuoriuscita di oltre 25 mila ettolitri di vino sparsi per le circostanti campagne, ha lasciato sgomenta l’intera Amministrazione Comunale di San Severo la quale, rappresentata dall’Assessore all’Agricoltura Felice Carrabba, senza indugio, è stata accanto alla Cooperativa offesa dall’infame gesto. I titolari della stessa Cantina hanno affermato che a loro mai era stata rivolta precedentemente una richiesta di estorsione, pertanto si prospetta una vera e propria volontà di “fare danno reale”, anche data la dinamica degli eventi, come il preventivo taglio dei fili delle cassette elettriche, lo scavalcare recinzioni da parte di uomini incappucciati e l’apertura dei 16 bocchettoni dei silos. Tutto questo ha provocato un danno che ammonta a oltre 1 milione di euro e che incide, sensibilmente, umanamente e profondamente, nel tessuto della Città. Condanno dunque il turpe gesto della scorsa notte, compiuto ai danni di coraggiosi e onesti imprenditori sanseveresi da parte di meschini, vili, ignobili figuri non deve passare impunito per alcuna ragione. La nostra Città ha il diritto di difendere la singolarità territoriale che si manifesta nelle imprese presenti in essa, perché questo è il compito della nostra Amministrazione, ossia quella di essere accanto ai soggetti nelle loro battaglie di libertà e di indipendenza commerciale. Il violento e insensato gesto ai danni dell’Antica Cantina non deve essere visto come singolo, ma come episodio che lede l’intera comunità civile, economica e sociale della comunità intera. Dobbiamo, tutti insieme, condannare duramente questo sistema di violenza dilagante e inaudita rivolta alla nostra comunità. Abbiamo bisogno, dunque, di rafforzare il sistema di diffusione della cultura alla legalità che potrà realizzarsi solo con la collaborazione dell’intera cittadinanza. Condanniamo duramente tale infame gesto, sottolineando l’importanza di rafforzare la strategia comune di contrasto alla criminalità soprattutto collaborando con organizzazioni politiche e cittadine. Abbiamo ora più che mai bisogno di una iniezione di fiducia per affrontare la realtà facendo il possibile per rilanciare e rinnovare la nostra società, ma in questo percorso di rinnovo nessuno deve essere escluso, perché l’Amministrazione e l’intera Città ha bisogno di una strategia comune per combattere tale vergognosi, infami, violenti e vili atti compiuti da uomini non “d’onore” ma di “disonore”.



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