A Foggia oltre 100 famiglie aiutate dall’antiusura della Fondazione Buon Samaritano
Disperazione (foto web) ndr. |
di Redazione
FOGGIA, 28 DIC. (Com. St.) - Nel 2019 accolte oltre 100 famiglie, a cui la Fondazione ha
concesso prestiti per 600mila euro. L’istituzione della DIA: scelta
strategica di vitale importanza.
Oltre cento le famiglie che nell’anno 2019 si sono rivolte alla
Fondazione, a cui i volontari hanno offerto aiuto e consulenza sul piano
legale ed economico e soprattutto sostegno morale ed a cui sono stati
erogati prestiti per un importo di 600mila euro, per un totale
complessivo di oltre 13milioni di euro erogati dall’inizio
dell’operatività della Fondazione. Ad oggi sono complessivamente 4050 le
famiglie che hanno chiesto aiuto alla Fondazione, a cui è stato
scongiurato il rischio di essere risucchiati nel vortice dell’usura, un
male antico e purtroppo ancora sommerso che, come un serpente, strangola
le vittime e calpesta la dignità delle persone, un veicolo di
corruzione che ostacola il bene comune.
Se da un lato i suddetti dati evidenziano che la Fondazione può
ritenersi un affidabile e concreto punto di riferimento per quanti
vivono quotidianamente l’assillo di “non poter arrivare a fine mese”,
dall’altro lato testimoniano quanto sia diffuso e profondo il disagio
economico di tantissime famiglie, dovuto ad una spesa imprevista, alla
rata di mutuo divenuta non più sostenibile, alla necessità di assicurare
i fabbisogni minimi familiari, alla mancanza di lavoro.
Ed è proprio quest’ultima, la penuria di lavoro, la causa maggiore non
solo del disagio economico, ma anche di una presenza sempre più invasiva
della criminalità, organizzata e non. Questa situazione crea infatti
terreno fertile per l’arruolamento della manovalanza da parte delle
varie organizzazioni criminali e la stagnazione dell’economia legale.
Asseriva George Orwell: “Una persona costretta dalla povertà ai margini
della società, è sempre pronta a commettere un reato se sembra una
facile opportunità”.
Ma a questo intollerabile stato di cose un rimedio c’è: la presa di
coscienza e l’assunzione di responsabilità da parte dei cittadini. Il
procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, all’indomani della
recente operazione antimafia, ha invitato i cittadini a reagire, ad
occupare le piazze, a creare associazioni e fondazioni, ad adottare
un’aiuola, ad allenarsi a gestire la cosa pubblica, a non farsi
intimorire dalla paura, ad impegnarsi nel sociale e di smetterla di
pensare al solo tornaconto personale.
Ed in questo contesto la Chiesa foggiana è determinata a svolgere fino
in fondo il proprio ruolo, una sentinella a difesa dei diritti dei
cittadini che reclamano dignità e giustizia sociale, infondendo coraggio
e speranza in una comunità troppo spesso disorientata e sperduta.
L’ennesima dimostrazione dell’importanza della collaborazione da parte
di chi è vittima dei soprusi è venuta pochi giorni fa con la conferma
della condanna in appello a sette anni di reclusione ed interdizione
perpetua dai pubblici uffici a carico di un usuraio, in un processo dove
anche questa volta la Fondazione è stata presente nelle aule di
giustizia al fianco della vittima di usura, costituendosi parte civile.
Infine un sincero apprezzamento alla “squadra stato”, o alla “squadra
comunità” come ama definirla il prefetto Raffaele Grassi, supportata ed
incoraggiata dal ministro dell’interno, Luciana Lamorgese, con la
promessa di istituire in tempi brevi la direzione investigativa
antimafia nella provincia di Foggia, una decisione strategica di vitale
importanza.
Un augurio di buon anno a tutti.
Foggia, 28 dicembre 2019
Monsignor Vincenzo Pelvi – Presidente Onorario
Ing. Giuseppe Cavaliere – Presidente del Consiglio Direttivo
Foggia, 28 dicembre 2019
Monsignor Vincenzo Pelvi – Presidente Onorario
Ing. Giuseppe Cavaliere – Presidente del Consiglio Direttivo
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