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"Alto Impatto" [VIDEO] Le Forze dell’ordine e i Reparti Speciali setacciano Foggia sotto assedio

 
Durante l'operazione (fotogramma video) ndr.
di Redazione


FOGGIA, 06 GEN. - (fonte NOC Press) - Quest'anno la Befana ha portato non solo regali, dolci e carbone, anche manette, per una Foggia sotto assedio e ritornata alla ribalta delle cronache nazionali dopo il Capodanno di fuoco e sangue. Foggia, una città assedio, appunto, con baby gang, tritolo, minacce e sangue assassino. Una capoluogo e la sua provincia da mesi e mesi nella morsa della criminalità organizzata, della cosiddetta “quarta mafia”, della “società” foggiana e sue batterie perennemente in guerra, dei clan garganici sempre più violenti e sanguinari nelle loro ataviche faide diventate purtroppo nostre perché si ripercuotono nella buona a sana società civile.
Una Capitanata che nella gogna dell’usura, del racket, delle infiltrazioni mafiose nelle Pubbliche Amministrazioni con metodi sempre più simili a quelle ‘ndranghetiste. E mentre si annuncia la manifestazione antimafia di Libera, il 10 gennaio a Foggia alle ore 16, la seconda in meno di un anno e mezzo da quella nazionale del 21 marzo 2018, all’epoca preceduta da un attentato come segnale che anche la mafia c’è, la “Squadra Stato” segna il territorio con una maxi operazione nell’Epifania 2020. Un segnale per dire “ci siamo”, “manifestiamo” se etimologicamente riprendiamo il significato del giorno. A Foggia si plaude per la risposta dello Stato. Contemporaneamente, però, si ha paura di uscire, un terrore apparentemente mitigato dalla massiccia presenza delle Forze di polizia, che continuano a controllare il territorio e invitare i cittadini a denunciare.
I NOC, come sempre e, a volte controcorrente per certe scelte, continuano a dire che la legalità non va perseguita solo con azioni di polizia e cortei, bensì con la collaborazione, anche anonima, denunce passive e Intelligence Sociale, quella che solo i NOC possono attuare, come ha ben detto il Procuratore Gratteri. 

All’alba del 06 gennaio 2020 centinaia di agenti della Polizia di Stato della Questura e di militari dei Comandi Provinciali Carabinieri e Guardia di Finanza, in contemporanea, hanno eseguito decine e decine di perquisizioni e controlli “a tappeto” in più aree sensibili del capoluogo alla ricerca di armi, droga ed eventuali catturandi. Si tratta di un intervento “muscolare” della c.d. “Squadra Stato”, le cui risultanze operative ed investigative saranno poi vagliate dalla Procura della Repubblica di Foggia quale Autorità Giudiziaria.

Si tratta di una immediata risposta - in termini di legalità e di controllo del territorio - da parte di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza dopo i gravi episodi delittuosi che, nei giorni scorsi, hanno colpito e ferito la città di Foggia. Coinvolti anche gli uffici e i Reparti Speciali delle tre Forze di Polizia (Servizio Centrale Operativo, ROS, G.I.C.O., Reparto Prevenzione Crimine, Carabinieri “Cacciatori di Puglia”, “Baschi Verdi”, 11° Rgt “Carabinieri Puglia”, Cinofili, Elicotteristi, etc.) intervenuti anch’essi in supporto. Cinturati interi blocchi di edifici passati “al setaccio” massivamente. L’obiettivo dell’imponente operazione, oltre che ribadire la presenza forte dello Stato sul territorio, è quindi quello di restituire la piena fiducia ai cittadini onesti e perbene di Foggia.

Nell’operazione, fa sapere la DDA di Bari, son state trovate e sequestrate armi, munizioni da guerra e ordigni esplosivi sono stati sequestrati durante le circa 100 perquisizioni compiute a Foggia dopo tre attentati intimidatori e un omicidio a Foggia e due attentati intimidatori sul Gargano. Aree foggiane ben note alla Forze dell’ordine, dal rione Candelaro, a quello di Sant’Anna e Borgo Croci, dall’ONPI al CEP, da alcune abitazioni nel centro storico e nei quartieri Settecenteschi, colmi di scantinati e grotte, spesso utilizzati anche come rifugi.
Il Procuratore Giuseppe Volpe «Plaude all'iniziativa delle Forze di Polizia che, all'esito di una riunione di coordinamento tenutasi in Bari anche con la partecipazione della Procura di Foggia, questa notte hanno eseguito d'iniziativa numerose perquisizioni sequestrando armi, munizioni da guerra e ordigni. Lo Stato ha così fornito dimostrazione della capacità di reazione di fronte all'aggressione della criminalità manifestatasi. Va in particolare sottolineata con favore la compattezza tra le varie Istituzioni dello Stato, unite nell'obiettivo comune di reprimere le manifestazioni delinquenziali che affliggono la città, mentre continua l'impegno per l'individuazione degli autori dei singoli episodi delittuosi. Si confida in una maggiore collaborazione dei cittadini».

FOCUS

- Capitanata col “botto” per quattro negozi. L’ombra del racket in agguato?
- Inizio anno di fuoco e sangue a Foggia. Freddato venditore d’auto
- Inizio 2020 col botto. Tra attentanti e sangue assassino a Foggia e provincia, sale l'allerta. Vertice in Prefettura e maggiori controlli
- Foggia, inizio 2020 col botto. Bomba, forse un grosso petardo, a un’auto nei pressi del cimitero
- Foggia, inizio 2020 col botto. L'intervento del Sindaco di Foggia, Franco Landella
- Foggia, inizio 2020 col botto. Intimidazioni mafiose a responsabile RSSA con bomba sotto la sua auto. Vertice in Prefettura, disposte misure cautelari. Prefetto? I NOC ci sono!



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