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Coronavirus. Lo scivolone di Christine Lagarde

C. Lagarde e M. Draghi. (foto web) ndr.

di Mimmo Loperfido

BARI, 13 MAR. - Speravamo nelle donne ai vertici dell’Unione. Finora solo delusioni. Ieri Christine Lagarde, erede al trono BCE di super Mario Draghi l'ha fatta grossa. Tutti, non solo gli italiani, da lei si aspettavano parole generose per via degli esiti di una pandemia che sta mettendo il mondo in ginocchio. Niente da fare. La canuta Lagarde è stata sprezzante: la BCE, secondo lei, non può servire a contenere lo spread dei paesi europei, in primo luogo l'Italia. Un putiferio. La borsa milanese sotto di 17 punti, non era mai accaduto. Effetto domino in tutta Europa e anche oltre. Un disastro. Salvini e cinque stelle chiedono le dimissioni dell’ex presidente del fondo monetario internazionale. È  intervenuto anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella (cosa davvero assai rara), per denunciare un comportamento ingiustificatamente severo ed incomprensibile. Solo Roberto Gualtieri, uno studioso rubato ai libri e immeritatamente donato alla politica economica e finanziaria dell’Italia, è l’unico a cercare giustificazioni: "si è trattato di un errore di comunicazione". Non sarà un servo sciocco dell’Europa ma un maggiordomo in doppiopetto quello sì. Ecco che l’Europa dopo aver mostrato assoluta incapacità a tutelare l’Italia, la Grecia e altri paesi di confine dal fenomeno dell' emigrazione; dopo le penalizzazioni inflitte ad agricoltori, pescatori, ambulanti, ecc ecc... E dopo tante altre lacune organizzative (anche sul piano sanitario) ora praticamente, attraverso il presidente della BCE ci lancia un messaggio che ci lascia basiti: "Italiani non c’è trippa per gatti. Vedetevela voi a sanare i vostri debiti. Non vi aspettate aiuti". Custodiamo la cronaca di questa giornata, servira' a rispondere a quanti continuano a chiedersi: "perché mai ci sono tanti  euro scettici in giro?".



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