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“Covid-19, operatori ecologici senza dispositivi di sicurezza e Borgo Mezzanone lasciato nell’incertezza. Servono regole chiare e condivise”

DPI (foto N.B.) ndr.
di Redazione

FOGGIA, 17 MAR. (Com. St.) - “Sono stato raggiunto da tante segnalazioni di cittadini e lavoratori. Gli operatori ecologici foggiani di Amiu Puglia operanti nelle strade a più alta densità della città, come quelle dei Quartieri Settecenteschi, lamentano una situazione paradossale. Mentre al personale amministrativo sarebbero stati consegnati guanti e mascherine, gli operatori ecologici ne sarebbero sprovvisti. Per le scorte risicate di mascherine disponibili in azienda e per la difficoltà di approvvigionamento sul mercato, sarebbero privi dei dispositivi di protezione previsti per il Covid-19. E anche le docce e i bagni dell’azienda non sarebbero mai stati sanificati dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. Se tutto questo fosse vero, sarebbe una vera vergogna”.
È quanto afferma l’avvocato Joseph Splendido, dirigente regionale della Lega Salvini Premier della Puglia e responsabile del tesseramento regionale. Secondo quanto sarebbe emerso dalla riunione periodica straordinaria aziendale, a detta dei medici competenti, non sarebbe previsto per la categoria degli operatori ecologici l'uso del mascherino con filtro, tranne per chi soffre di alcune patologie, come gli immunodepressi.
In questo caso, secondo le informazioni diramate, si dovrebbe fare richiesta all'ufficio del personale per avere una visita straordinaria, dopo la quale il medico valuterebbe il dispositivo da adottare.
“Alla condizione di chi si occupa della raccolta dei rifiuti si aggiunge la fallimentare gestione di Borgo Mezzanone- aggiunge il legale salviniano- Se a tutti i cittadini è permesso, secondo il DPCM, uscire solo per comprovate necessità, tali regole non sono valide per gli ospiti stranieri del Cara e per quanti vivono abusivamente sulla pista di Borgo Mezzanone. I migranti continuano ad affollare le corse Ataf e a trascorrere assembrati la loro giornata al Quartiere Ferrovia. È inaccettabile. Si pensa forse che i migranti siano immuni al virus e che non possano contagiarlo alla popolazione residente e ai loro amici e contatti? Servono controlli più serrati e regole certe. Cosa succederebbe infatti se solo uno di loro si ammalasse? Sarebbe pronta la quarantena e in che modo? Il migrante sarebbe subito trasferito e isolato anche se non necessita di ricovero e dove? Oppure il contagio si diffonderebbe in tutto il Cara? Queste sono le conseguenze della scellerata accoglienza e del mancato smantellamento di quel sito, mantenuto in vita da questo Governo”.



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