Torremaggiore. Rapinavano commercianti. I Carabinieri incastrano tre persone; due erano gli incendiari della Buttol di San Severo
Arresto (foto CC) ndr. |
TORREMAGGIORE (FG), 07 GIU. (Com. St.) - Non si ferma la macchina investigativa dei Carabinieri della Compagnia di San Severo, coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica di Foggia. Le consistenti indagini sviluppate, in alcuni casi, hanno riservato delle “amare” sorprese, ovviamente per i criminali.
Alcuni giorni fa, i militari della Sezione Operativa del N.O.R. di San Severo hanno eseguito tre misure cautelari, di cui due in carcere ed una agli arresti domiciliari, a carico di altrettanti soggetti per i reati di tentata rapina e rapina, quest’ultima addirittura risalente al 2017.
La vicenda fa riferimento all’arresto in flagranza di tre rapinatori - pronti ad agire in danno di un commerciante di Torremaggiore, in Corso Matteotti il 15 febbraio scorso – da parte dei Carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R., intervenuti tempestivamente mentre i tre, già travisati ed armati di pistola e coltello, erano in procinto di scendere dall’autovettura a loro in uso, nella quale attendevano il momento propizio per agire indisturbati. In quella circostanza, i militari, in pochissimi secondi, circondarono il veicolo con a bordo i rapinatori, gelando ogni loro possibile reazione, e li arrestarono, evitando che si ingenerasse pericolo per l’incolumità dei molti cittadini, in quel momento presenti sul Corso. Nello specifico, i Carabinieri hanno tratto in arresto S.G. di San Severo, ritenuto responsabile di aver partecipato attivamente alla fase organizzativa della tentata, avendo preso parte alla pianificazione dei dettagli, accompagnando anche i complici sul posto per effettuare un sopralluogo preliminare.
Gli altri due arrestati, S.M. e D.C.A.R., già sottoposti ad altre misure restrittive della libertà personale per la tentata rapina del 15 febbraio scorso, nel corso delle attività investigative, venivano riconosciuti quali autori anche di un’altra rapina perpetrata nel marzo del 2017, in danno della Tabaccheria “Leone” di Torremaggiore. In quella circostanza, i due, dopo essersi introdotti all’interno dell’esercizio commerciale, travisati ed armati anche quella volta di pistola e coltello, minacciavano il titolare facendosi consegnare l’incasso giornaliero. La visione delle immagini del sistema di videosorveglianza del tabacchi rapinato nel 2017, evidenziò che la vittima, in un primo momento, accennò una reazione scatenando la rabbia dei rapinatori che afferrarono un espositore in metallo e lo scaraventarono violentemente contro il malcapitato. Questo “dettaglio” emergeva prepotentemente nel corso delle attività investigative condotte dai militari della Sezione Operativa, che intraprendevano un’attenta rivalutazione degli episodi delittuosi dello stesso tipo e, andando a ritroso nel tempo, rilevavano questa “singolare” circostanza anche nel corso della rapina in danno della Tabaccheria “Leone” di Torremaggiore, che all’epoca non fu pubblicizzato e che quindi solo gli autori della stessa potevano conoscere nel dettaglio.
Le indagini effettuate dai Carabinieri, che hanno portato all’esecuzione delle misure a carico dei tre arrestati, rientrano in quelle più complesse e corpose sviluppate a seguito dell’incendio doloso, avvenuto il 26 gennaio scorso, dell’area di raccolta dei rifiuti del Comune di San Severo, gestito dalla Società BUTTOL s.r.l., per il quale proprio S.M. e S.G. furono tratti in arresto dai militari della Compagnia di San Severo, nel corso di una vasta operazione.
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