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Ok dalla Regione. Il 20 e 21 settembre la Puglia è chiamata al voto. Doppio appuntamento con Regionali e Referendum

Elezioni Regionali (foto web) ndr.
di Redazione

BARI. 04 AGO.  - Le date sono state ufficializzate: in Puglia si voterà il 20 e 21 settmebre 2020. Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, quest'oggi ha firmato i decreti attuativi per ufficializzare le elezioni del rinnovo del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta. Contestualmente si svolgerà il Referendum costituzionale confermativo sul taglio del numero dei parlamentari. La consultazione, denominata “Election Day”, è stata abbinata alle altre elezioni, slittate dalla prima parte dell’anno per evitare assembramenti ai seggi per l'emergenza sanitaria in corso.

«Ho firmato oggi i decreti che danno formalmente l'avvio alla consultazione elettorale per il rinnovo dei componenti del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta della Puglia –ha dichiarato in una nota stampa il Pres. Emiliano-. Andremo al voto con la facoltà di esprimere la doppia preferenza di genere, tanto attesa nella nostra regione».

ALCUNE INFO UTILI SULLO SVOLGIMENTO, SULLO SCRUTINIO E SUL REFERENDUM
I seggi saranno aperti sabato 19, alle ore 14, per la loro composizione. Mentre da domenica 20 settembre, i seggi saranno aperti dalle ore 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15.
Lo spoglio avrà luogo con lo scrutinio per le elezioni politiche suppletive, ovvero per quello relative del referendum confermativo, successivamente, e senza interruzione, continuerà per le elezioni regionali, fino alla fine, anche notte inoltrata.

Per il Referendum non si tratta di uno abrogativo, ossia un quesito per “annullare” una legge, ma di un referendum costituzionale confermativo, indetto per approvare una riforma della carta fondamentale dello Stato. Non serve il Quorum, l’esito delle urne sarà valido anche se il 20 e 21 settembre 2020 non si raggiungerà il 50% più uno dei votanti. A differenza di quanto succede invece con i referendum abrogativi, questa volta l’astensione dal voto non “varrà” come un no. Gli elettori sono infatti chiamati a confermare o bocciare la riforma degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione italiana, modifica che prevede il taglio dei parlamentari, riducendo l’attuale numero da 945 a 600, per un totale di 400 deputati (ad oggi sono 630) e di 200 senatori (al momento sono 315), mantenendo i senatori a vita. Prevista anche una diminuzione dei parlamentari all’estero: i deputati scendono da 12 a 8, i senatori da 6 a 4. A tutti gli elettori sarà consegnata una sola scheda.

Come per tutte elezioni, potranno votare sia alle Regionali, sia al Referendum, tutti i cittadini italiani maggiorenni, che il 20 settembre 2020 abbiano già compiuto 18 anni di età. Sono necessari un documento d’identità valido e la tessera elettorale. Nel caso sia stata smarrita, danneggiata o siano finiti gli spazi a disposizione, può essere richiesta, per tempo, all’ufficio elettorale del Comune di residenza.

REFERENDUM, ecco il testo del quesito 2020:
«Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n.240 del 12 ottobre 2019?»



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