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Calcio. Uno Spento Foggia perde a Catania


D'Andrea attaccante del Foggia (foto web) ndr
di Mario Schena 

FOGGIA, 17 GEN. – Ultimo atto del Girone di andata. Catania-Foggia rappresentava uno degli scontri tra due delle squadre più blasonate della serie C arrivate al loro ventitreesimo incontro. Operazione sorpasso riuscita. Il Catania ha battuto il Foggia due e a uno e si porta al quarto posto mentre il Foggia scivola giù. Vittoria comunque meritata dei padroni di casa contro i rossoneri che hanno tirato una sola volta nello specchio della porta. Obiettivo primario dei padroni di casa, ribadiamo, era il sorpasso anche per cancellare lo scivolone di domenica scorsa a Caserta e festeggiare l’imminente cambio di proprietà. Mentre per i rossoneri era importante riprendersi dopo la prestazione non esaltante con la Juve Stabia nel posticipo di lunedì sera. Marchionni oltre agli infortunati Del Prete, Di Stasio e Spadoni non ha potuto convocare Vitale e Ibou Balde, bloccati da fastidi muscolari e non sono stati convocati Mascolo, Dema, Iannone e Ndiaye. Il Foggia si è quindi schierato con Fumagalli tra i pali Anelli, Gavazzi e Galeatafiore a comporre il trio difensivo a centrocampo Kalombo a destra Cardamone, al suo esordio, a sinistra Rocca, Dalvi e Garofalo nel mezzo, punte Curcio e dell’Agnello. Ha diretto Matteo Gualtieri della sezione A.I.A. di Asti, alla settima direzione stagionale in serie C, assistito da Giacomo Pompei Poentini di Pesaro e Simone Teodori di Fermo, quarto ufficiale di gara, il sig. Dario Madonia di Palermo. 

Primo Tempo – Foggia che inizialmente sembra sotto tono e molto somigliante a quello della prima parte della gara con La Juve Stabia. Il Catania tiene bene il campo, costruisce e pressa arrivando con i suoi sempre primi sul pallone. Il Foggia arranca, è confusionario non costruisce gettando via la sfera senza costrutto. E’ innegabile che i padroni di casa vadano in vantaggio. Lo sfiorano al settimo con Silvestri che colpisce al volo in area mettendo sull’esterno della rete e lo ottengono al quarto d’ora con Dall’Oglio che batte Fumagalli con un diagonale in area su assist di Serao al termine di una bella azione corale. Per fortuna dei rossoneri il Catania non affonda alla ricerca del raddoppio ma lo cerca in maniera piuttosto blando permettendo al Foggia di riorganizzare le idee. Alla mezzora Kalombo mette in area un pallone che Garofalo tocca senza imprimere forza e permettendo la facile parata all’estremo difensore siciliano. Al trentaseiesimo Calapai da distanza ravvicinata schiaccia di testa, ma Fumagalli respinge. Al trentottesimo si fa male Rocca ed al suo posto entra D’Andrea. Al quarantesimo Curcio si fa chiudere in angolo su n traversone dalla sinistra. In pieno recupero, però, il Foggia trova il pari con un prefetto stacco di testa di Dell’Agnello che mette il pallone calciato dalla bandierina nell’angolo basso alla sinistra di Confente. Tutti negli spogliatoi per l’intervallo. 

Secondo Tempo – La ripresa vede subito i padroni di casa accelerare ed andare nuovamente in vantaggio dopo sei minuti con Piccolo che detta l’assist a Russotto, entra in area e batte Fumagalli con un diagonale rasoterra imprendibile. Il Foggia è inconsistente in fase offensiva contro un Catania che, tutto sommato, non è apparso trascendentale tanto che l’unica conclusione degli etnei è su punizione del solito Piccolo, forte, ma centrale che Fumagalli respinge. Anche il Foggia in tutta la ripresa va alla conclusione una sola volta con Curcio che da distanza abissale tira forte ed angolato costringendo Confente alla respinta in tuffo. Non accade più nulla, nonostante i quattro minuti di recupero e la gara diventa brutta e frammentata da una serie di falli. Foggia sconfitto e in palese involuzione di gioco. Poca costruzione, pochissime conclusioni. Marchionni deve rivedere qualcosa per riportare i suoi i livelli del periodo pre-pausa natalizia. 


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