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Calcio. Foggia sconfitto di misura a Palermo

Dell'Agnelllo a terra immagine di un Foggia stanco (foto web) ndr

di Mario Schena

Foggia 14 aprile - Quarantatré punti e settimo posto, a quattro lunghezze dal Foggia. Per i rosanero di Filippi l’occasione era ghiottissima per guadagnare posizioni nella griglia play-off, scavalcando il Teramo, e portarsi a un punto dai rossoneri. Il campo ha decretato la vittoria del Palermo per uno a zero. I rosanero hanno meritato i tre punti soprattutto per aver giocato un secondo tempo praticamente nella metà campo di un Foggia che ha pagato la stanchezza e la mancanza dei novanta minuti per la sosta forzata a causa del Covid. Era il ventitreesimo scontro al “Barbera” tra Palermo e Foggia con dieci vittorie dei padroni di casa e quattro dei “Satanelli”. Importantissimo il pareggio ottenuto il quattro giugno 1989, sul neutro di Trapani, dalla squadra guidata da Pino Caramanno, che regalò al Foggia la bellissima promozione in Serie B. Sceso a ad otto elementi il numero dei contagiati, dopo l’ultimo allenamento in terra di Calabria è stato reso noto l’elenco dei venti convocati. Assenti gli infortunati Del Prete e Germinio oltre ai calciatori ancora positivi al covid-19. Il Foggia si è schierato con Fumagalli in porta, Galeotafiore, Gavazzi ed Anelli in difesa, Kalombo e Di Jenno sulle fasce di centrocampo, Vitale, Rocca e Said nel mezzo e Curcio e Dell’Agnello punte. Ha diretto Federico Longo della sezione A.I.A. di Paola coadiuvato da Michele Somma e Francesco D’Apice, entrambi di Castellammare di Stabia, quarto ufficiale di gara, il sig. Mattia Ubaldi di Roma 1.

Primo Tempo – Floriano cerca subito di applicare la legge dell’ex ed al primo minuto ci prova con un tiro a giro che termina non lontano dal palo alla sinistra di Fumagalli. Dopo nove minuti risponde il Foggia con Vitale al quale si oppone Pelagotti. Al ventunesimo un pallone alzato in area viene colpito di testa da Rauti che non inquadra la porta. Al ventiquattresimo è Curcio a battere magistralmente un calcio di punizione da pochi metri dal limite dell’area di rigore in posizione centrale, Pelagotti in tuffo mete in angolo. Curcio esalta ancora il portiere rosanero che si oppone di pugni ad un bolide scagliato dal limite. Al trentasettesimo Luperini scheggia in area un tiro dalla bandierina che l’estremo difensore rossonero mette ancora in angolo. A tre minuti dal riposo Floriano con una conclusione velenosa impegna ancora Fumagalli alla deviazione in angolo. Niente recupero e tutti negli spogliatoi per l’intervallo.

Secondo Tempo – Al terzo minuto punizione di Floriano che serve Rauti al limite dell’area, ma la conclusione del rosanero è da dimenticare. Dopo due minuti Rocca conclude in area e il tiro leggermente deviato sfiora il palo alla sinistra di Pelagotti. Al decimo il portiere del Palermo respinge di pugni una punizione calciata da posizione decentrata da Curcio. Al tredicesimo Floriano fa il vuoto in area, ma la sua conclusione è murata da Gavazzi. Al ventinovesimo ci prova De Rose su sviluppi di corner con un tiro dalla distanza: Fumagalli si salva. L’azione prosegue ed il portiere rossonero deve smanacciare nuovamente in angolo. A nove minuti dal termine il Palermo passa con Valente che nel nulla viene lasciato colpevolmente solo e libero di far partire un rasoterra che Fumagalli non intercetta. Cinque minuti di recupero dove non ci sono sussulti. Vince e meritatamente il Palermo che batte un Foggia da rivedere e soprattutto da rimproverare per non essere stato capace di creare gioco e occasioni soprattutto nella ripresa badando solo ad allontanare ogni pallone che perveniva nella propria metà campo.

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