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Calcio. Foggia sconfitto senza attenuanti


Dell'Agnello per lui solo un palo colpito (fotoweb) ndr


di Mario Schena

FOGGIA, 18 APR. - All’andata il Foggia calò il poker. Un sonoro quattro a uno che lanciò il Foggia al terzo posto sotto solo alla corazzata Ternana e al Bari Oggi allo Zaccheria è finita uno a zero per la Paganese contro un Foggia che èn parso l’ombra di quello dell’andata. Per consolidare la posizione in classifica per il Foggia non c’erano alternative, bisognava solo vincere. Finora sei i match disputati allo stadio di Foggia con strapotere dei “Satanelli”. Fuori dalla lista dei convocati di mister lo squalificato Anelli e gli infortunati Del Prete, Germinio, Morrone e Salvi, oltre ai tre rossoneri ancora positivi al covid-19. Il Foggia si è inizialmente schierato con Fumagalli in porta, difesa a tre formata da Galeotafiore, Gavazzi e Agostinone, centrocampo formato da Kalombo e Di Jenno sulle fasce, Vitale, Garofalo e Rocca nel mezzo e Curcio e Dell’Agnello in attacco. Ha diretto Luca Cherchi di Carbonia coadiuvato da Marco Toce di Firenze e Markiyan Voytyuk di Ancona. Quarto uomo Filippo Giaccaglia di Jesi.

Primo Tempo – Primo senso praticamente a senso unico, ma con il Foggia che, seppur padrone del campo è decisamente inconsistente nella fase offensiva. Al sesto Garofalo conclude dal limite mettendo il pallone non lontano dal palo alla sinistra di Baiocco. Al tredicesimo Curcio e Dell’Agnello, si avventano su un pallone messo in area da Di Jenno, ma si ostacolano fallendo la deviazione in porta. Al diciassettesimo è Vitale a mancare l’appuntamento su un buon pallone servito in area. Al minuto ventidue Diop la combina grossa colpendo con un pugno il portiere rossonero e per lui è inevitabile il rosso diretto. Il Foggia spinge ma non trova varchi e sbaglia anche giocate facili. Al ventinovesimo è Vitale a tentare un gol quasi impossibile calciando in porta praticamente dalla linea di fondo, la palla è deviata e sull’angolo Curcio gira in area, ma debolmente e centrale. Non accade più nulla nonostante i tre minuti di recupero.


Secondo tempo –
Il Foggia si trova a lottare contro un muro di giocatori della Paganese e trovare gli spazi diventa un problema. Al settimo Dell’Agnello devia involontariamente un rinvio di un difensore campano e per poco non mette in rete. Due minuti dopo lo stesso Dell’Agnello ben servito in profondità da Vitale gira a rete dal limite, ma colpisce il palo alla destra di Baiocco battuto in uscita. Il Foggia preme, ma non trova giocate insidiose sbagliando in serie passaggi e cross. Al ventitreesimo i rossoneri rischiano addirittura di capitolare al termine di una percussione di Volpicelli che dalla destra mette in area un pallone d’oro per Zanini che non si coordina e manca la schiacciata facile di testa. Sembra un campanello dall’arme ce fa scattare le sirene al trentaseiesimo con Mendicno che si incunea in area e fa partire un rasoterra che batte Fumagalli infilandosi nell’angolino basso alla destra di Fumagalli che, nonostante il tuffo non ci arriva. Scorrono i minuti e la stanchezza fa perdere ulteriormente in lucidità. Quattro i minuti di recupero concessi dove il Foggia va vicino al pareggio con un colpo di testa di un Novikazi che sfiora la traversa. Non accade più nulla e il Foggia prede una gara giocata male e per tanto tempo in superiorità numeriche. Non ci sono attenuanti. Il Foggia sta giocando senza idee e senza capacità realizzativa. Per fortuna il campionato è finito. Mercoledì si recupera la gara con il Monopoli, alle quindici sempre allo Zaccheria, ultima occasione di rivalsa.

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