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Bari. La Guardia di Finanza intercetta oltre 1,5 mln/euro in estate. Il porto rimane il maggior luogo di traffico illecito

Guardia di Finanza al porto di Bari (foto GdF) ndr.

di Redazione

BARI, 13 AGO. (Com. St.) - Particolarmente intensa l’attività dei Finanzieri del II Gruppo Bari in collaborazione con i Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel contrasto ai flussi illeciti legati alla movimentazione di valuta, che ledono il regolare funzionamento dell'economia legale e la libera concorrenza del mercato.

I numeri di questa estate sono rilevanti nonostante le limitazioni anti Covid: ammonta a circa 1,5 milioni di euro la valuta irregolarmente movimentata in uscita/entrata dal territorio dello Stato, per lo più diretta in Albania, con 96 violazioni accertate e oblazioni versate per un importo che supera i 43.000 euro. Si tratta, non di rado, di ricchezza guadagnata in nero o provento di attività delittuose tipiche, quali lo sfruttamento della prostituzione o il traffico degli stupefacenti.

La normativa in materia, disciplinata dal D.lgs. 195/2008, impone a chiunque varchi il confine nazionale di dichiarare in Dogana il denaro contante al seguito per importi superiori ai 10.000 euro.

Nei giorni scorsi le Fiamme Gialle, durante un controllo serale, hanno intercettato all’ingresso del porto un pullman proveniente da Milano e diretto in Albania, con alcuni passeggeri a bordo e numerosi bagagli, alcuni dei quali privi di proprietario. I militari, controllando tra vestiario e generi alimentari e per l’igiene, sono stati insospettiti dal tonfo percepito scuotendo un fustone di detersivo per lavatrice di una nota marca. Benchè apparentemente integro lo hanno aperto e svuotato, rilevando al suo interno, oltre al prodotto, una busta in plastica contenente 80.000 euro in denaro contante suddivisi in 8 mazzette da 10.000 euro ciascuna, occultate aprendo il fustone dalla parte sottostante, poi richiuso a regola d’arte.

In relazione alla rilevanza della cifra, alle modalità di occultamento, al trasporto senza proprietario al seguito, alle circostanze di tempo e di luogo ed agli altri elementi acquisiti, la somma è stata sottoposta a sequestro per il reato di ricettazione e posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Lo scorso mese di febbraio, sempre nell’ambito di un controllo serale, è stato rinvenuto su un altro pulmino, proveniente dalla Gran Bretagna e diretto in Albania, un doppiofondo artificiale realizzato nei pressi del serbatoio del carburante con all’interno occultate 225.000 sterline, pari ad oltre 247.000 euro.




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