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“I costituenti pugliesi”, la Costituzione repubblicana in un libro per le scuole

Libri (foto web) ndr.

di Redazione

BARI, 23 SET. (a cura di Gero Grassi) - Il libro sarà distribuito in tutte le scuole pugliesi.

La Puglia ha avuto 31 Costituenti eletti nel 1946. Sono i Deputati che hanno scritto la Costituzione repubblicana. Accanto a loro Vittoria Titomanlio, insegnante di Barletta eletta a Napoli-Caserta e Nicola Salerno, avvocato di Ostuni, eletto pure lui a Napoli.

Di fatto il Paese ha dimenticato che, dopo la dittatura fascista e la guerra, le regole dello Stato le hanno scritte i Costituenti.

Molti Dirigenti scolastici e docenti, impegnati nel trasferire agli studenti la migliore storia repubblicana, mi hanno evidenziato la necessità di un libro che spieghi e racconti risvolti umani, sociali, culturali e  politici di quel tempo e di quei pugliesi impegnati in un tempo difficile.

L’idea è subito piaciuta alla Presidente del Consiglio Regionale della Puglia avv. Loredana Capone che ha incaricato me, il sen. Alberto Maritati e l’avv. Gianvito Mastroleo, tutti appassionati di cultura politica, d’intesa con il Settore Biblioteca e Comunicazione del Consiglio Regionale, coordinato dalla dr.sa Anna Vita Perrone, di colmare la lacuna per offrire al mondo scolastico elementi di conoscenza diretti, relativi soprattutto ai contenuti d’impegno dei Costituenti.

Chi sono i 31 Costituenti, eletti il 2 giugno 1946, quando gli italiani scelgono la Repubblica? 12 democristiani, 6 comunisti, 4 qualunquisti, 3 socialisti, 3 blocco nazionale e 3 unione nazionale.

Per il Collegio Bari-Foggia: Luigi Allegato di San Severo, Mario Assennato Frixos (nato a Brindisi) di Bari, Edmondo Caccuri di Bari, Gerardo De Caro (n. a Molfetta) di Foggia, Giuseppe Di Vittorio di Cerignola, Domenico Fioritto di San Nicandro Garganico, Attilio Germano (n. a  Torino) di Bari, Leonardo Miccolis (n. a Putignano) di Foggia, Vito Monterisi di Barletta, Giuseppe Imperiale di Foggia, Nicola Lagravinese (nato a Cisternino) di Bari, Aldo Moro (n. a Maglie) di Bari, Raffaele Pastore di Spinazzola, Giuseppe Perrone Capano di Trani, Raffaele Pio Petrilli di Foggia, Raffale Recca di San Severo, Cesario Rodi (n. a Torre Santa Susanna) di Bari, Carlo Ruggiero di Foggia, Martino Trulli di Triggiano.

Per il collegio Lecce-Brindisi-Taranto: Giuseppe Ayroldi di Ostuni, Italo Giulio Caiati (nato a Bitonto) di Brindisi, Vincenzo Cicerone di Lecce, Giuseppe Codacci Pisanelli di Tricase, Beniamino De Maria di Galatina, Antonio Gabrieli di Calimera, Giuseppe Grassi di Lecce,  Ruggiero Grieco di Foggia, Pasquale Lagravinese di Cisternino, Alfonso Motolese di Martina Franca, Vito Maria Stampacchia di Lecce, Luigi Vallone di Galatina.

Nel libro sono esaminati anche i 29 pugliesi che hanno fatto parte della Consulta Nazionale del Regno nel periodo 25 settembre 1945-1° giugno 1946, indicati dai partiti e dalle associazioni sindacali ed imprenditoriali. È ricostruito il clima economico, sociale, culturale, politico degli anni 1946-1948, quando si tengono i lavori della Costituente. Sono inseriti stralci degli interventi dei Deputati pugliesi alla Costituente con grande risalto all’intervento di Aldo Moro del 1947, quando delinea lo Stato che tutti insieme i Costituenti stanno costruendo. In coda al libro le schede dei risultati elettorali del 2 giugno 1946 con tutti i candidati ed i voti, curati dall’avv. Giovanna De Giglio.

Tra i Costituenti pugliesi emergono Aldo Moro, 5 volte Presidente del Consiglio dei Ministri; Giuseppe Grassi Ministro della Giustizia, che, da monarchico fervente, firma la Costituzione Repubblicana; Raffaele Pio Petrilli, primo pugliese al Governo della Repubblica; Giuseppe di Vittorio, Segretario Generale della CGIL; Ruggiero Grieco, Segretario Nazionale del PCI; Giuseppe Codacci Pisanelli e Italo Giulio Caiati, Ministri della Repubblica; Beniamino De Maria, Commissario Igiene e Sanità quando non esiste ancora il Ministero; Domenico Fioritto, Segretario Nazionale del PSI. Accanto a questi, storie personali di sofferenza, di fame, di lotte per la conquista dei diritti del lavoro e della cittadinanza, di studio, di passione, di tragedie umane e familiari, ma anche di debolezze personali.




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