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Palo del Colle(Ba). Continuavano a spacciare incuranti della misura a cui erano sottoposti. In carcere in due. [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Carabinieri di Palo del Colle. (foto cc) ndr.

di Redazione

BARI, 2 SETT. (COMUNICATO STAMPA) - I Militari della Stazione Carabinieri di Palo del Colle, in esecuzione della misura cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica di Bari, hanno notificato ad un 57enne e a una donna 56enne entrambi di Palo del Colle, l’ ordinanza di aggravamento della misura a cui erano già sottoposti.   La coppia sottoposta agli arresti domiciliari da pochissimo tempo per reati in materia di  stupefacenti, incurante del procedimento in corso e della misura cautelare stabilita dall’Autorità Giudiziaria barese, ha continuato nell’illecita attività, violando in diverse occasioni gli obblighi della misura cautelare. Già dagli ultimi giorni di luglio, ai militari della locale Stazione, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bari, non sono passati inosservati i movimenti della coppia. Per diversi giorni, entrambi sono stati osservati e i servizi posti in essere hanno confermato che entrambi in svariate occasioni hanno violato gli obblighi della misura cautelare degli arresti domiciliari, continuando nella cessione di sostanza stupefacente. Il tutto confermato anche all’atto dell’esecuzione della misura, quando a seguito di perquisizione domiciliare, i due sono stati trovati in possesso di  15 dosi di sostanza stupefacente tipo eroina, per un peso di circa 19 grammi, la somma di 110 euro, un bilancino e materiale per il confezionamento. Entrambi i soggetti sono stati associati presso la Casa circondariale di Trani, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

Grumo Appula (Ba): blitz nelle campagne di Mellitto. In una masseria scovato un vero e proprio “bazar” della ricettazione. Tre i denunciati dai carabinieri.   

Nell’ambito dei continui servizi finalizzati al contrasto dei reati predatori i Carabinieri della Compagnia di Modugno hanno denunciato tre persone, due uomini e una donna, tutti noti alle forze dell’ordine: si tratta di due fratelli di 29 e 27 anni e della compagna di quest’ultimo, una 24enne, tutti accusati di ricettazione. I fatti risalgono a qualche giorno fa e hanno avuto spunto dal furto di un furgone, con tutto il suo carico, asportato da un deposito sito a Bari e recuperato subito dopo dai Carabinieri della Sezione Radiomobile Modugno, lungo la SS96. Questo rinvenimento insieme a quello del giorno precedente, relativo a un furgone rinvenuto, senza carico, nelle campagne di Grumo Appula, ha indirizzato le indagini dei Carabinieri che hanno setacciato casolari abbandonati e trulli, sino ad individuare, nelle campagne di Mellitto, in località Lama Felice, una vecchia masseria al cui interno è stato trovato un vero e proprio bazar di refurtiva. All’arrivo, i Carabinieri hanno trovato due nuclei familiari, costituiti da soggetti noti per essere dediti alla commissione di reati predatori. L’immediata perquisizione ha consentito di trovare merce di provenienza furtiva, del valore superiore a diecimila euro e della quale i tre non sapevano giustificarne il possesso. In un trullo sono stati trovati tre generatori elettrici, un compressore, una bilancia pesa alimenti e vari utensili da cantiere; in un secondo trullo sono stati trovati cinque televisori, vari utensili e sei sedie da giardino, latte d’olio d’oliva, diverse taniche d’olio per automobili, nonché prodotti per parrucchieri, per la pulizia della casa e dell’igiene intima. Ovviamente il successivo rinvenimento, sotto ad un albero, di un cartone contenente bigiotteria, nonché l’elevato quantitativo di prodotti simili, come appunto le decine di spazzole professionali per parrucchieri, ancora confezionate, hanno lasciato intuire che si trattasse di merce di provenienza furtiva. Durante la perquisizione i militari hanno poi rinvenuto tre pistole, due giocattolo e una lanciarazzi, tutte prive di tappo rosso, che sono state sequestrate insieme a quella merce per la quale si sta ancora cercando di individuare il luogo da dove sia stata asportata. Infatti per la maggior parte della merce si è accertato che la stessa era provento di un furto, avvenuto a Bari qualche giorno prima, guarda caso sempre dalla stessa area di deposito da dove proveniva il furgone rinvenuto con la merce rubata e già restituito. I tre soggetti, non sapendo giustificare la provenienza della merce, sono stati condotti in Caserma e a conclusione degli accertamenti, sono stati deferiti in stato di libertà per ricettazione e per la violazione della legge sulle armi.



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