A Foggia in carcere detenuto aggredisce un agente della Penitenziaria. È quello del saluto di capodanno alla “società” foggiana. SAPPE e USPP insorgono
Voleva utilizzare il servizio di barberia ma nei giorni festivi è chiuso. E così ha protestato dopo il diniego dell’agente, aggredendolo con schiaffi e pugni al volto, tanto da ferirlo e farlo soccorrere dai sanitari, che gli hanno diagnosticato un danno all’apparato uditivo.
L’aggressione è avvenuta ieri, 03 ottobre 2021.
Questa è l’ennesima aggressione che agenti della Penitenziaria di Foggia subiscono dai detenuti. Insorge il SAPPE -Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria- con Federico Pilagatti: «I detenuti sono convinti di poter fare tutto ciò che vogliono, con arroganza e prepotenza, mentre i poliziotti che cercano di far rispettare le leggi e la legalità sono sottoposti, giornalmente, a minacce, aggressioni verbali e di fatto. Purtroppo tutto ciò accade anche perché una istituzione voluta da un certa politica - i “garanti dei detenuti” - non si preoccupano di verificare in maniera corretta quello che effettivamente accade nelle carceri: sono in prima fila a denunciare, stigmatizzare e talvolta calunniare la polizia penitenziaria, poi di fronte alle decine di aggressioni agli agenti e alle centinaia episodi di violenza verbale e fattuale diventano invisibili.
Dello stesso avviso è Vito Messina, Segretario interregionale USPP Puglia e Basilicata aggiunto del sindacato Unione sindacati di Polizia Penitenziaria, non ci sta e replica: «Ora basta! Siamo stanchi di essere la valvola di sfogo dei detenuti che mettono a costante rischio l'incolumità del personale. Esprimiamo al collega la nostra vicinanza e annunciamo l'intenzione di continuare a manifestare la nostra protesta per le condizioni nelle quali siamo costretti a lavorare. Continuiamo lo stato di agitazione, già annunciato sia a livello nazionale che regionale, per l’assenza del ministro Cartabia e di seguito di tutti i livelli del D.A.P., quali emettono provvedimenti che portano a disastri come questi e altri che sono alla ribalta nazionale».
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